Il caso di Yara Gambirasio torna a far notizia, dopo alcune settimane in cui sembrava che le indagini fossero ad un punto fermo. E' su Massimo Bossetti, il muratore di Mapello in carcere dal giugno scorso, che gli inquirenti hanno sempre puntato negli ultimi sette mesi e la linea dell'accusa non sembra cambiare. La prova del DNA, aveva inchiodato il 43enne, accusato di essere il killer della 13enne di Brembate Sopra, rapita e uccisa il 26 novembre del 2010 dopo essere uscita dalla palestra. Nelle ultime ore, era circolata la notizia che altre due ragazzine avevano subito delle molestie da parte di un uomo somigliante a Bossetti, che come lui circolava con un furgone bianco.

Yara Gambirasio si cerca un'altra persona?

Ora, a quanto pare, è la difesa dello stesso muratore a cambiare rotta con una clamorosa notizia che si riferisce alla non presenza di tracce di DNA sugli abiti dello stesso Bossetti. Il difensore del muratore bergamasco, Claudio Salvagni, ha riferito di voler far leva su un'altra possibile persona che potrebbe avere a che fare con l'omicidio della piccola Yara, come riportato anche dall'Ansa. L'Avvocato, ha sentito una donna che nel 2009, durante una permanenza in ospedale, sentì un romeno raccontare ad una vicina di un'amicizia con una ragazza minorenne. Il romeno in questione, secondo i racconti della testimone, era impiegato nel settore dell'edilizia.

Particolare ancora più sconcertante, è quello riferito dalla donna che si dice certa che la ragazza minorenne descritta dal romeno praticava la ginnastica, proprio come Yara. In seguito, l'uomo sarebbe tornato, dopo diverso tempo, in Romania facendo perdere le tracce. Ora la difesa di Bossetti, ha chiesto anche gli elenchi delle utenze telefoniche per cercare di arrivare al muratore e capire se nel periodo della morte di Yara fosse o meno in Italia, utenze attualmente negate.

Intanto, contro Massimo Giuseppe Bossetti ci sono degli elementi che non lo aiutano.

Oltre alle due ragazzine, citate dal settimanale Giallo che avrebbero riferito di essere molestate da un uomo con un furgone bianco, c'è anche la testimonianza di una donna, che vide Bossetti l'estate prima della morte di Yara, in compagnia di una giovane in un parcheggio non lontano dalla palestra di Brembate; quel solito furgone bianco Daily visto più volte aggirarsi in quei luoghi anche la sera della sparizione di Yara.