Mercoledì scorso il comitato dell'ONU che si occupa dei diritti dell'infanzia ha diramato un rapporto che denuncia la peggiore delle barbarie perpetrate dall'Isis in Iraq, quella che ha come vittime i bambini iracheni, soprattutto appartenenti alle minoranze cristiana e yazidi (gli yazidi sono una popolazione di lingua curda e religione propria, di origine incerta, ma antichissima, fortemente avversata dai musulmani che la considerano settaria ed eretica, tanto da definirne i seguaci "adoratori del diavolo"). L'Isis (o Daesh, il suo acronimo arabo, come il ministro degli Esteri francese vorrebbe che venisse chiamato in modo da delegittimare l'attività dei miliziani jihadisti eliminando la parola 'stato' contenuta nella definizione inglese), secondo quanto denuncia l'ONU, si serve di questi bambini per la fabbricazione di ordigni esplosivi o, quel che è peggio, utilizzando proprio loro come bombe umane. Molti di questi vengono sequestrati e costretti a farsi esplodere, soprattutto i bambini che presentano deformazioni fisiche o disabilità. Secondo le fonti, sarebbero soprattutto i piccoli con deficienze mentali ad essere sacrificati per compiere attacchi terroristici.

Esecuzioni di massa: bambini crocifissi, decapitati e sepolti vivi

Il rapporto delle Nazioni Unite riferisce, inoltre, di esecuzioni di massa, perpetrate per eliminare le minoranze etniche, appunto i cristiani e gli yazidi, ma non solo. Sono numerosi e spesso indiscriminati i casi di bambini torturati, crocifissi o decapitati. Ma le modalità con cui gli jihadisti diffondono il terrore ed effettuano i loro massacri raggiungono livelli di efferatezza e disumanità inimmaginabili: un'altra pratica omicida prevede, infatti, che le piccole vittime vengano sepolte vive.

Piccoli iracheni venduti come schiavi

Ma se non è la morte il destino di questi bambini, per loro non resta che la violenza della schiavitù. I diciotto informatori indipendenti che hanno contribuito alla redazione del documento, riportano di piccoli cristiani o yazidi soli, catturati nei vicoli e venduti come schiavi nei mercati, spesso con la prospettiva dell'asservimento sessuale ai loro compratori. L'ONU fa appello al governo iracheno affinché criminalizzi queste azioni e protegga dalla brutalità della guerra tutti i minori, pur riconoscendo l'effettiva difficoltà a perseguire i gruppi di miliziani non etichettati, veri e propri cani sciolti del Terrore jihadista.