Giulia viveva a Genova, aveva diciassette anni, è morta quattro anni fa in quanto non desiderava più toccare cibo per mantenere la "silhouette". La ragazza stava comprendendo i suoi errori ed aveva deciso di farsi curare, era in lista di attesa per entrare in un centro di cura, ma i tempi purtroppo si sono rivelati essere troppo lunghi ed il suo cuore ha smesso di battere prima, a causa di scarsita di potassio dovuta al vomito che si autoinduceva . Alla memoria sua e delle altre vittime dei disturbi alimentari, è stata dedicata la Giornata del fiocchetto lilla, nata grazie al prezioso contributo dell'associazione "Mi nutro di vita"; novanta sono stati gli eventi ieri in molte città.

Il quaranta percento dei disturbi alimentari, che solo in Italia interessa circa tre milioni di persone, spesso si manifesta tra i quindici ed i diciannove anni d'età. Tuttavia negli ultimi tempi si è registrato un ulteriore abbassamento anagrafico, in quanto i primi segnali possono comparire anche durante la preadolescenza tra gli otto ed i dodici anni. A soffrirne sono in particolar modo le donne, ma il fenomeno sta interessando sempre di più anche il genere maschile.

Anoressia e Bulimia, i killer dei giovani



Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i disturbi alimentari dell'anoressia e della bulimia sono la seconda causa di morte di parecchi adolescenti dopo gli incidenti stradali col motorino.

Ogni anno infatti, migliaia di ragazzi entrano in un vortice di fame, di sofferenza e di inganni che le famiglie di questi ultimi spesso ignorano involontariamente. Bisogna iniziare a produrre più informazione su tale delicato argomento, in quanto discuterne è la prima cura. L'anoressia è un nemico spesso subdolo ed invisibile; diversi possono essere i campanelli d'allarme che possono precedere tale patologia, come per esempio: la paura del cibo, l'ossessione del peso, dieta estrema, conteggio minuzioso delle calorie, controllo eccessivo del peso ed il sentirsi senza un motivo valido grassi, od addirittura obesi.