Cresce ogni giorno il numero di coloro che decidono di unirsi all'Isis; nelle ultime ore sta facendo il giro del web un video di tre ragazzine inglesi che hanno deciso di unirsi allo Stato Islamico. Il filmato è stato ripreso da telecamere a circuito chiuso ed è stato pubblicato dalla Bbc online, come riporta il sito "Lettera 43". Le tre adolescenti sono scappate la Londra in 17 febbraio scorso. Si chiamano Shamima Begun, Amira Abase (entrambe hanno quindici anni) e Kadiza Sultana (di sedici anni); sono tre studentesse dall'alto rendimento scolastico che hanno deciso di abbandonare casa, famiglia e amici per unirsi all'Isis.
Così, il 17 febbraio scorso sono scappate da Londra per arrivare ad Istanbul. Nel video che sta circolando sul web si vedono le tre minorenni mentre aspettano l'autobus alla stazione di Bayrampasa di Istanbul. Secondo Scotland Yard le tre adolescenti si troverebbero già in Siria dove avrebbero già incontrato i militanti del Califfato Islamico.
Al momento, però, non ci sono notizie ufficiali. L'unica cosa certa, come dimostrano le immagini del video, che risale al 17 febbraio scorso, è che le tre minorenni, quel giorno, si trovavano nella stazione degli autobus di Istanbul, dirette in Siria. Secondo quanto riporta la Bbc, le adolescenti avrebbero atteso nella stazione di due compagnie diverse l'autobus che le avrebbe portate ad Urfa, località che si affaccia alla Siria.
Appena arrivate, sarebbero in seguito salite su un'automobile condotta da trafficanti di persone. Le tre minorenni, inoltre, avrebbero aspettato alla stazione di Istanbul circa diciotto ore. Intanto, sta circolando sul web un documento di propaganda dell'Isis scritto interamente in italiano, dove si danno indicazioni sugli usi e sul sistema economico dello Stato Islamico.
Il testo, scoperto dal sito "Wikilao", che tratta di temi geopolitici e di sicurezza, vuole essere soprattutto un'esortazione ad unirsi all'Isis e presenta alcune frasi davvero sconvolgenti, come per esempio: "Conquisteremo Costantinopoli e Roma, come profetizzò Muhammad".