Proseguono le indagini al 22 aprile 2015 sul delitto che ha visto vittima la giovane coppia formata da Teresa e Trifone, residenti a Pordenone. I due, entrambi originari del sud, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco all'uscita da una palestra frequentata dall'uomo, militare di professione. Resta da capire perché. C'è chi afferma di sapere cose importanti in merito, come un militare collega di Trifone che ha dichiarato quanto segue: "Conosco la verità ma non la voglio dire". L'uomo è stato intervistato da "Pomeriggio 5" (con voce alterata).

Un'importante testimonianza

L'uomo misterioso ha precisato di avere spiegato tutti agli inquirenti che dunque dovrebbero avere una pista molto precisa da battere, contrariamente a quanto era trapelato nei giorni precedenti. Questo prezioso testimone esclude coinvolgimenti con traffici "proibiti" come stupefacenti descrivendo Trifone Ragone come un puro tutto lavoro e palestra.

Ricordiamo che il 29enne Trifone Ragone prestava servizio al 132mo reggimento carri di Cordenons. Nell'indagine vi sono due testimoni chiave: un culturista e un atleta che faceva jogging. Il secondo ha riferito di avere udito colpi che gli sono sembrati dei mortaretti fatti esplodere. Appare quanto meno curioso che entrambi non abbiano notato figure sospette e si comincia quindi a pensare che il killer fosse un soggetto particolarmente adestrato a compiere tali azioni.

Le varie ipotesi al vaglio

L'indagine si annuncia molto complessa perché porta in diverse direzioni: alla pista dei night club frequentati dalla bella Teresa, al contesto militare dei commilitoni di Trifone, al classico movente di gelosia, alla vendetta per una rissa in discoteca e perfino a quella, clamorosa, dello scambio di persona, in quanto risulta che un possibile "bersaglio" dell'assassino potesse essere un altro giovane che si accompagna con una ragazza dai capelli biondi. Anche lui guida una vettura di colore bianco, come quella di Trifone Ragone. Nelle prossime settimane ne sapremo sicuramente di più.