Non si placano le indagini degli investigatori incaricati di risolvere il giallo del delitto di Pordenone con gli ormai celeberrimi Trifone Ragone e Teresa Costanza rimasti uccisi in quello che potrebbe essere a tutti gli effetti un regolamento di conti. Le ultime notizie sul delitto di Pordenone si concentrano in modo particolare sui due filoni di indagini più battuti dai Carabinieri, che da un lato indagano sulla vita sentimentale dei due e dall'altro proseguono nel sondare piste che includono in solitaria solo una delle due vittime. Il motivo?
Il killer potrebbe aver ucciso Trifone e Teresa perché in quel momento e in quel luogo si trovavano insieme e non perché avesse effettivamente pianificato la morte di entrambi. E se non ci sono dubbi sul fatto che Teresa non fosse 'la vittima prescelta' (il giorno dell'assassinio l'omicida avrebbe avuto plurime opportunità di freddarla per poi dileguarsi) ogni altro sospetto non può che ricadere su Trifone, il militare modello assiduo frequentatore insieme alla fidanzata di locali notturni. In uno dei suoi pezzi sull'argomento, il Messaggero Veneto definisce Trifone come un ragazzo tranquillo: l'uomo era di stanza presso la Caserma De Carli di Cordenons, sede del 132° reggimento carri della brigata Ariete con il compito di conduttore di automezzi.
I colleghi proseguono nel portare avanti le proprie mansioni con una mestizia e una tristezza che non lasciano dubbi sull'enorme vuoto che la morte del giovane soldato ha causato nel cuore di chi lo conosceva. Quel che è certo è che differentemente dagli ultimi eclatanti fatti di Cronaca Nera - in primis quello relativo alla morte di Yara Gambirasio - le indagini sul delitto di Pordenone sono solo all'inizio.