Proseguono incessantemente le indagini per cercare di risolvere i casi di Elena Ceste, la trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti trovata morta lo scorso 18 ottobre, e di Yara Gambirasio, la tredicenne ginnasta assassinata cinque anni fa. Le ultime news sul primo caso riguardano il marito della trentasettenne, Michele Buoninconti: per lui è arrivata la richiesta di giudizio immediato, emessa dal Gip Marson. Per quanto riguarda il caso di Yara Gambirasio, invece, dalla trasmissione "Quarto Grado" giungono clamorose indiscrezioni. Ecco tutti i dettagli. 

Ultime news Elena Ceste, giudizio immediato per Michele Buoninconti

Ci sarà il giudizio immediato per Michele Buoninconti, il quarantaquattrenne vigile del fuoco accusato di avere ucciso la moglie, Elena Ceste.

Il suo collegio difensivo avrà quindici giorni di tempo per stabilire se richiedere il rito abbreviato. L'uomo continua a proclamare la sua innocenza, affermando che la sua sarebbe stata una famiglia felice: "Avevamo un orto e allevavamo gli animali, cucinavo spesso, mangiavamo tutti insieme: stavamo bene", ha dichiarato il vigile del fuoco. Michele Buoninconti, inoltre, ha rilasciato una dichiarazione che ha spiazzato tutti, considerata la sua ossessione per il risparmio: "Desidero rinunciare all'eredità a favore dei miei figli". Secondo quanto si apprende dalla trasmissione "Mattino Cinque", condotta da Federica Panicucci, il vigile del fuoco avrebbe assunto un atteggiamento calmo in carcere rispetto ai primi giorni dopo l'arresto: "Non ha più raptus d'ira", sottolinea l'inviato della Panicucci. 

Ultime news Yara Gambirasio.

clamorose novità dalle indagini

Dalla trasmissione "Quarto Grado" emergono importanti novità sul caso di Yara Gambirasio; il cellulare della tredicenne non fu mai ritrovato, ma gli inquirenti hanno analizzato la sim, scoprendo che uno dei settantanove numeri di telefono era stato cancellato. Precisamente è stato il contatto numero trentuno ad essere cancellato: inoltre, la scheda telefonica del cellulare di Yara era bloccata da un codice diverso da quello riferito dai genitori della ragazzina agli inquirenti. Starebbe prendendo sempre più piede, secondo quanto riporta il sito "Urbanpost", l'ipotesi che a cancellare il numero sia stato il killer della ginnasta