Riguardo padre Graziano sono stati trovati dei biglietti importantissimi per le indagini, su uno di essi si può leggere: "Guerrina non c'è più, il telefonino è caduto nell'acqua come il libro delle preghiere". Ciò è accaduto a pochi giorni dal riesame, che dovrà decidere se padre Graziano dovrà restare in carcere o meno. Ad ogni modo, con queste nuove e clamorose scoperte, la condizione del sacerdote sembrerebbe aggravarsi. Da alcune intercettazioni, sono inoltre emersi ulteriori, importanti particolari, a proposito della fantomatica figura di "zio Francesco", l'uomo, che secondo le dichiarazioni di padre Graziano, avrebbe portato via Guerrina.

Da tali intercettazioni si evince che il prelato dice al suo interlocutore padre Faustino, che zio Francesco, prima di rapire Guerrina, si sarebbe fermato alla Cicognaia per vedere i cani. La Cicognaia, ricordiamo, è una strada presso la canonica di Ca' Raffaello, dove c'è un canile.

Zio Francesco, la Cicognaia ed il canile

Gli inviati del noto programma Rai Chi l'ha visto? sono andati a fare le opportune ricerche. Al canile hanno chiesto alla responsabile se fosse stato possibile sapere le visite alla struttura risalenti al primo Maggio 2014, questa è stata la risposta: "Il primo Maggio non è venuto nessuno a visitare il proprio cane, su questo ne sono più che certa, mi ricordo però che il maresciallo mi contattò il giorno successivo alla scomparsa di Guerrina.

Mi chiese appunto se avessi visto la donna passare da queste parti, io le risposi con molta sicurezza che il giorno prima non era venuto nessuno, molto probabilmente questo misterioso zio Francesco non è venuto da noi quel giorno. Mi sembra un personaggio fantomatico questo zio Francesco, anche perchè a Ca' Raffaello lo conoscerebbero tutti".

La responsabile del canile ha dunque affermato che non conosce nessuno di nome Francesco e che le forze dell'ordine l'hanno già audita in proposito. Ma esiste davvero zio Francesco?

Il legale di padre Graziano, Luca Fanfani (nipote del noto politico Amintore) ha dichiarato che non sono mai state svolte opportune indagini riguardo questa persona.

Tuttavia su questo punto è d'uopo fare una precisazione: padre Graziano non ha mai parlato agli inquirenti di questo zio Francesco, non ha mai fatto il suo nome. A pensarci bene, sarebbe stato il primo nome che avrebbe dovuto fare invece. Perchè non dire agli inquirenti che Guerrina, che avrebbe minacciato il sacerdote da mesi, era andata via con zio Francesco? Secondo il gip dottor Ponticelli, che ha disposto l'arresto per padre Graziano, la figura di zio Francesco non esisterebbe, sarebbe soltanto una mera invenzione, in quanto troppe le versioni alternative fornite dal prelato. Padre Graziano ha descritto Francesco a padre Faustino come una persona proveniente dall'Africa del nord tra i 55 ed i 60 anni.

Invece a monsignor Gioacchino Dallara, vicario generale della diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro, padre Graziano ha descritto Francesco come un uomo non nero di carnagione e con un accento non toscano. Due versioni contrastanti. Le indagini proseguono, a breve il riesame ci darà la risposta sul futuro prossimo del sacerdote di origine congolese.