Nel caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia c'è stata un'importante svolta, con la testimonianza, durante un incidente probatorio organizzato dalla Procura di Arezzo, della prostituta rumena, amica dell'unico indagato Padre Graziano.

La donna ha più volte sostenuto, nel corso di varie interviste rilasciate a note testate televisive ed anche in alcuni interrogatori con gli inquirenti, di essere stata minacciata dal frate congolese Graziano, che è agli arresti perché sospettato di aver sequestrato ed ucciso Guerrina Piscaglia.

La prostituta ha infatti dichiarato di essersi accompagnata più volte con Graziano che, in abiti civili, durante gli incontri le raccontava di essere un professore universitario ed affermava di voler costruire una famiglia con lei.

I particolari più inquietanti che ha riferito la rumena, quelli che incideranno senza dubbio sullo sviluppo delle indagini per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, riguardano comunque una conversazione telefonica che la donna dice di aver avuto con padre Graziano, appena furono resi noti dai media i dettagli della vicenda.

Nel corso di quella telefonata il sacerdote di Ca' Raffaello avrebbe detto alla prostituta di non interessarsi della vicenda della scomparsa di Guerrina Piscaglia, minacciandola di far fare a lei la stessa fine della donna toscana, se avesse continuato ad intromettersi in affari che non la riguardavano.

Cosa è accaduto in Procura

Un giorno fa si è tenuto l'attesissimo incidente probatorio in Procura a cui hanno partecipato la donna rumena e padre Graziano con i rispettivi legali, cristallizzando così le dichiarazioni della prostituta, che, dopo questa procedura, saranno utilizzabili dall'accusa nell'eventuale processo contro il frate.

La Procura di Arezzo ha intanto comunicato che da ieri sono ripartite le ricerche del corpo di Guerrina Piscaglia, il cui ritrovamento avrebbe un valore enorme per la pubblica accusa che potrebbe così incriminare Padre Graziano. Sembra che i primi accertamenti riguarderanno il cimitero di Sestino, un paese limitrofo a Ca' Raffaello, dove gli inquirenti intendono riesumare alcune salme, sospettando che il cadavere di Guerrina sia stato nascosto proprio tra quei corpi.