Quello dei fondi pubblici sembra un gigantesco bancomat, dal quale i furbi di turno attingono a man bassa al fine di conseguire illeciti profitti e arricchirsi indebitamente, per non parlare dei recenti disagi subiti dal servizio sanitario, come quelli creati dal recente sciopero dei medici e dei pediatri per il mancato rinnovo delle convenzioni. Il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, rispondendo a un'interrogazione parlamentare, presentata dalla deputata Pd Donatella Mattesini inerente alle iniziative intraprese contro le sempre più numerose truffe al Servizio sanitario nazionale, elenca una serie di dati che fotografano le operazioni eseguite dalla Guardia di Finanza nel fronte del contrasto al fenomeno, sempre più diffuso nel nostro paese.

Nel solo 2014, sono state denunciate alle autorità competenti ben 345 persone, resesi colpevoli di truffe ai danni della Sanità pubblica, per l'astronomica cifra di 140 milioni di euro. Il controllo della spesa farmaceutica, sia per quanto riguarda l'effettiva appropriatezza, sia per la verifica del rispetto dei limiti programmati, spetta al Governo e alle specifiche regioni, le quali decidono autonomamente la percentuale con la quale i cittadini devono partecipare alla spesa sanitaria attraverso il pagamento del ticket. Queste sono le disposizioni contenute nel Patto per la salute 2014-2016 (secondo il sottosegretario De Filippo strumento utile alla sostenibilità del sistema e al controllo della spesa totale).

Inoltre, la nuova legge di stabilità 2015, affida all'Agenzia italiana del farmaco la revisione del prontuario farmaceutico nazionale, che contiene l'elenco dei medicinali che sono rimborsabili dal servizio sanitario pubblico.

Molte le iniziative portate avanti dal governo, sempre secondo il sottosegretario De Filippo, tra le quali quelle dedicate alla promozione dell'uso razionale dei farmaci e dei dispositivi medici, sulla base del rapporto costi/efficacia, iniziativa per la quale il Ministero della Salute si avvale della collaborazione dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e dell'Agenzia nazionale del farmaco (Aifa).

Il sottosegretario inoltre, si sofferma su quelle iniziative che già sono state attuate, prime tra tutte l'attivazione dei centri unici di prenotazione (CUP), l'istituzione del fascicolo sanitario in forma elettronica, i certificati di malattia telematici. Aggiunge poi che l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), è in procinto di realizzare uno specifico sistema di controllo e analisi dei singoli sistemi sanitari regionali, che presto dovrebbe entrare in funzione, che a regime verificherà l'effettiva adeguatezza dei servizi erogati da ogni regione.

La legge di stabilità 2014 infine, ha istituito l'anagrafe nazionale degli assistiti, con lo scopo principale di rendere più funzionali gli interventi di monitoraggio delle spese del servizio sanitario pubblico, oltre a migliorare i servizi per le pubbliche amministrazioni e i cittadini stessi.