Aveva progettato questo massacro da mesi, come racconta un suo compagno. Adesso Dylann Roof è stato accusato dalla giustizia americana per possesso di arma da fuoco e per omicidio. Dylann dopo il suo arresto ha affermato che le sue intenzioni erano quelle di far scoppiare una 'guerra razziale'. Durante la sua prima udienza, secondo quanto affermato dai giudici, è stata pagata una somma di cauzione che riguarda il possesso di armi, per il resto il ragazzo dovrà aspettare la decisione del giudice della Carolina del Sud. Adesso il giovane killer si trova in una cella di isolamento.

Pena di morte per quelle vittime

La governatrice del Carolina del Sud ha affermato di volere per il ragazzo la pena di morte attraverso un processo statale.

Ecco le vittime: Clementa Pinckney, senatore del South Carolina e pastore della Ame Church. La sua politica si avvicinavano al pensiero di Martin Luter King; Cynthia Hurd, quasi vicina alla pensione tanto meritata dopo una vita di lavoro. Era impiegata in una biblioteca e frequentava la chiesa sin dalla tenera età; Sharonda Coleman-Singleton una logopedista, pastore e professoressa di educazione fisica. Ha dato la notizia della sua morte il figlio Chris in un commento su Twitter; Tywanza Sanders, era da poco laureato all'Università di Allen in Business administration; Ethel Lance, faceva la volontaria nella stessa chiesa dov'è morta; Depayne Middlenton-Doctor, madre di quattro figli, era un'impiegata dell'Università Southern Westeyan di Charleston; Susie Jackson, la più anziana delle vittime, faceva parte del coro; Daniel Simmons Senior, il reverendo della chiesa; Myra Thompson, l'amministratrice della chiesa.

Il discorso della First Lady

Non sono mancati, neanche in questo caso, i pensieri della famiglia Obama, addolorata per quanto accaduto. Michelle nel suo discorso parla di 'speranza', speranza che tragedie simili a quella avvenuta a Charleston non accadano più, speranza che ogni singolo essere umano possa essere libero di esprimere il proprio credo senza avere il timore di essere ucciso, speranza che il razzismo cessi di esistere.