Una storia che ha colpito la regione del Lazio in maniera particolare, nell'ultima puntata del noto programma Rai Chi l'ha visto? Federica Sciarelli ha avuto come ospiti il legale della famiglia di Marco Vannini, l'avvocato Gnazi, assieme ai suoi due assistenti. Gnazi aveva già partecipato ad un'altra puntata del programma di Rai 3, intervistato in quell'occasione dall'inviata Liviana Greoli, cercando di dare il suo contributo alla risoluzione di questo tragico e complicato caso. Marco, il giorno della sua morte, si trovava presso la casa della fidanzata, sembrava una tranquilla serata come tante altre, ad un tratto è partito un colpo dalla pistola del suocero, ferendo mortalmente il povero ragazzo.

Ancora si ignorano le reali dinamiche.

Marco Vannini, una morte strana ed illogica

E' stato chiamato il 118, ma non è stata detta la verità su cosa fosse realmente accaduto, oramai questo è stato acclarato dagli inquirenti; infatti ai medici in tale occasione è stata riferita una menzogna, ossia che il ragazzo si era sentito male, poi è stata fatta un'ulteriore telefonata al pronto soccorso, affermando che non c'era più bisogno di alcuna ambulanza e di alcun soccorso. In seguito è passata circa mezzora, un tempo abissale, per un ragazzo in condizioni critiche come lo era Marco in quel momento. Ovviamente l'angoscia dei genitori del 20enne è molta,  perchè, molto probabilmente, il loro ragazzo poteva essere salvato.

Marco aveva bisogno di aiuto, perchè l'ambulanza che avrebbe potuto salvare la vita delgiovane è stata poi disdetta, inoltre, perchè tante ombre e  menzogne sulle reali cause del decesso? Una cosa è un malore, ben altro è invece un proiettile in corpo. C'è da dire che gli operatori sanitari, mentre erano al telefono, hanno sentito chiaramente gridare: "Mamma, papà, aiutatemi!".

Marco Vannini era un ragazzo d'oro, benvoluto da tutti, il signor Gianfranco Montini, che di professione è gestore dello stabilimento "Il covo beach", conosceva molto bene il giovane e lo ha descritto così alle telecamere di Rai 3: "Marco era un ragazzo gentile, disponibile, cordiale, rispettoso, i pregi li aveva tutti lui".

Durante la trasmissione sono stati mostrati alcuni video su Marco, che immortalano i momenti più felici della breve vita del ragazzo, come per esempio la notte prima degli esami di maturità, in cui Marco canta felice ed in maniera un pò stonata assieme ai suoi amici. L'ultimo anno prima della tragedia, il giovane lo ha passato preparando concorsi, ma il suo sogno più grande era entrare nell'arma dei carabinieri. Marina Conte, la mamma del ragazzo, ha affermato durante un'intervista da parte degli inviati di Chi l'ha visto? che suo figlio aveva intenzione di diventare maresciallo: "Voleva entrare nell'arma, un sogno che non si avvererà mai più".

Marina ha poi dichiarato: "Noi ci stavamo mettendo a letto ed a mio marito è arrivata una telefonata sul cellulare, era Marco, ha avvertito che non sarebbe venuto a dormire a casa ed avrebbe passato la notte dalla ragazza, erano circa le 23:03".

E' stato chiesto alla mamma di Marco se succedeva spesso il fatto che il figlio andasse a dormire dalla fidanzata, la donna ha risposto: "Sì succedeva molto spesso che Marco dormisse da lei, come lei dormiva da me".