Si era recato al Commissariato Viminale, a Roma, denunciando la scomparsa della sua ragazza, ma non avrebbe mai pensato che, mentre lui era preoccupato e in ansia, la fidanzata stava vivendo un vero e proprio inferno, costretta a prostituirsi da una coppia bengalese che l'aveva rapita. Alla polizia, il giovane aveva rivelato che la sua amata non rispondeva più alle telefonate, e che non era più rintracciabile da circa una settimana. Appena registrata la denuncia, le forze dell'ordine hanno fatto partire le indagini, attraverso le quali hanno scoperto dove era segregata la ragazza, in un appartamento a sud di Roma.
Rapita con l'inganno e costretta con la violenza a prostituirsi
La giovane, mentre si trovava nei pressi di un bar a Piazza dei Cinquecento, è stata avvicinata da una coppia del Bangladesh. Siccome appartenevano alla stessa comunità, marito e moglie hanno promesso alla vittima che le avrebbero trovato un lavoro come baby sitter e anche un bell'appartamento in affitto. Lasciatasi convincere da queste promesse, la ragazza ha seguito i due presso la loro residenza, e qui è cominciato il suo calvario. Appena chiusa la porta di casa, la coppia del Bangladesh si è avventata sulla giovane picchiandola, aggredendola e minacciando di ucciderla se non avesse accettato di fare da prostituta per loro conto.
Sottoposta ad abusi ed umiliazioni, ha chiesto aiuto invano
La ragazza, così, ha dovuto sopportare giorni terribili, trasformata in una prostituta da quattro soldi che spesso veniva anche umiliata e trattata con violenza dai clienti. La giovane, nonostante ciò, non si è arresa al suo destino e più volte ha chiesto aiuto ai clienti, implorando di aiutarla a fuggire.
Per tutta risposta ha subito ulteriori aggressioni ed è stata picchiata anche durante i rapporti sessuali. Per fortuna, grazie alla tenacia del fidanzato che ne ha denunciato la scomparsa, le sofferenze della giovane vittima sono finite con l'intervento della polizia che, dopo aver individuato "l'appartamento degli orrori", vi ha fatto irruzione.
Le forze dell'ordine, nella residenza della coppia del Bangladesh ha ritrovato molto denaro, probabilmente frutto delle attività sessuali imposte con la violenza alla ragazza, e numerosi strumenti per i rapporti intimi. I bengalesi sono stati arrestati con le accuse di sequestro di persona, schiavitù e induzione alla prostituzione. La giovane ha potuto finalmente riabbracciare il fidanzato, mentre le indagini continuano, con la speranza che gli investigatori riescano a individuare i clienti che, invece di accogliere le richieste d'aiuto di quella povera ragazza, hanno abusato di lei a pagamento.