A distanza di poco più di un mese dalla tragica morte dello studente padovano precipitato dalla finestra dell'hotel Da Vinci di Milano, le indagini degli inquirenti stanno fornendo delle risposte ben diverse da quelle ricostruite nelle scorse settimane, quando da alcuni lividi impressi sul braccio o dai messaggi sul telefono sembrava che Domenico Maurantonio non fosse da solo nel momento della caduta. In questi ultimi giorni, invece, gli inquirenti e gli investigatori hanno variato la propria posizione a causa di alcuni elementi discordanti come ad esempio la caduta a picco e silenziosa che può non aver consentito ai compagni di poterne udire il rumore.
Esami e testimonianze da confrontare
Dagli esami che hanno fatto registrare una certa quantità di alcool, pareche il tragico evento si sia verificato a causa della perdita di controllo da parte del giovane, nonostante questa ipotesi, tuttavia, non si riscontrano conferme sulla dinamica della caduta, poichè non si riesce a comprendere se Domenico prima del volo si sia seduto sul davanzale, oppure se si sia lanciato nel vuoto a picco. La ricostruzione sarà possibile mediante la consulenza medico legale, che il Gip Claudio Gittardi ha disposto nei prossimi giorni, sino ad ora vi sono soltanto ipotesi ricostruite dalle testimonianze degli studenti e degli ospiti dell'albergo che hanno ritrovato il corpo del ragazzo.
Difficile constatare come siano andate le cose realmente, soltanto il lavoro arduo degli investigatori in collaborazione con la massima sincerità e collaborazione da parte dei testimoni potrà fare luce su quanto avvenuto realmente quella notte. Rimane lo sconforto e il rammarico dei genitori, che in questi giorni staranno soffrendo nel pensare che se Domenico fosse ancora vivo in questi giorni sarebbe impegnato a superare le prove degli esami di maturità.
Un traguardo a cui il loro figlio, questo giovane di 19 anni, si era preparato con impegno e dedizione nei 5 anni di liceo ma che purtroppo non potrà portare a termine a causa di un destino crudele e beffardo. Ci auguriamo che si possa al più presto donare una risposta a questa morte cosi assurda che ha infranto i sogni di un ragazzo e della famiglia che lo ha sempre sostenuto.