Potrebbe esserci la mano dell'Isis dietro l'attentato di poche ore fa in Egitto, al consolato italiano de Il Cairo. Un account Twitter confermerebbe, con un messaggio inequivocabile, la responsabilità dell'Isis in riferimento alla deflagrazione di un'autobomba carica di 450 chili di esplosivo. I terroristi invocano, su Twitter, la "benedizione di Allah" annunciando nuovi attacchi. "I soldati dello Stato islamico hanno usato 450 chili di esplosivo". L'attentato è stato davanti al palazzo che si trova nel quartiere residenziale di Boulac e ha provocato la morte di una persona mentre il bilancio dei feriti non è ancora definitivo.
Due di essi, secondo l'agenzia Mena, sarebbero in gravi condizioni. Non ci sarebbero italiani coinvolti nell'attentato. L'autobomba è stata fatta esplodere alle prime luci del mattino, intorno alle 6,30. Un boato che è stato sentito in buona parte della metropoli. La facciata del Consolato italiano è stata danneggiata così come alcune abitazioni vicine. Sempre secondo l'agenzia Mena, la carica esplosiva sarebbe stata azionata ad distanza con un telecomando.
Immediata la reazione dell'Italia che, con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha fatto sentire la voce condannando il vile gesto. Lo stesso Gentiloni, tramite un tweet, ha dichiarato che "L'Italia non ha intenzione di farsi intimidire" confermando l'assenza di persone italiane coinvolte nell'attentato.
Anche il premier Matteo Renzi si è immediatamente attivato chiamando al telefono Al Sisi. Parole di conforto e di collaborazione: "Il nostro paese - ha detto Renzi al telefono - sarà sempre a fianco dell'Egitto nella lotta contro il terrorismo. Non vi lasceremo soli". Il premier, in queste ore, è rimasto in contatto sia con il consolato italiano nella capitale egiziana che con il ministro Gentiloni per rimanere aggiornato sulla situazione.
"Noi italiani siamo consapevoli - ha aggiunto Renzi - che la lotta al terrorismo è una sfida che segna nel profondo la storia del nostro tempo". Sul posto ci sono ancora gli artificieri per chiarire le dinamiche dell'accaduto.