Per questo progetto l'investitore in alte tecnologie Yuri Milner impiegherà alcuni dei più potenti radio telescopi del mondo nei prossimi dieci anni, alla ricerca di segnali radio che possano indicare la presenza di vita intelligente nell'universo, come informa il periodico "Reuters". L'iniziativa è stata appoggiata dal grande astrofisico Stephen Hawking: "crediamo che la vita si sia sviluppata spontaneamente sulla Terra, perciò nel cosmo infinito devono esserci altre forme di vita. In un altro punto dell'universo qualcuno potrebbe star vedendo la nostra luce", afferma Hawking durante la presentazione del programma di Milner.



L'ambizioso progetto

Questa iniziativa certamente pone in ombra altri progetti di ricerca di vita extraterrestre. Gli scienziati che collaboreranno con Milner assicurano che la tecnologia che si userà e il suo milionario investimento permetteranno di monitorare svariati milioni di frequenze radio alla volta ed eseguire uno scanning dello spazio esteriore dieci vole più efficiente di quello attuale. Inoltre gli "investigatori" stimano che, nei dieci anni di durata del programma, si potranno ascoltare trasmissioni radio provenienti da tutta la Via Lattea e dalle 100 galassie più vicine alla nostra.



Lord Martin Rees, professore emerito di cosmologia e astrofisica presso l'Università di Cambridge e membro del comitato consultivo del progetto, così dice: "La ricerca di vita extraterrestre è la ricerca più emozionante nella Scienza di questo secolo.

Il progetto ha lo scopo di mettere questa ricerca sullo stesso piano di altre questioni scientifiche".

Il concorso

Un programma parallelo chiamato "Breakthrough Message" finanzierà un concorso internazionale per creare messaggi che rappresenteranno il pianeta Terra e la razza umana e che potrebbero un giorno essere inviati ad altre civiltà extraterrestri. Il montepremi totale sarà di 1 milione di dollari e tutti i dettagli saranno resi noti nei prossimi mesi. Quindi non resta che mettersi al lavoro per sperare di diventare i rappresentanti del nostro pianeta.