Massimo Bossetti è ormai in carcere da più di un anno per l'omicidio della povera Yara Gambirasio. Nei lunghi mesi trascorsi nel carcere di Bergamo il suo comportamento è stato impeccabile e l'uomo ha continuato a professarsi completamente estraneo alle terribili accuse a suo carico, nonostante la prova del DNA risulti schiacciante contro di lui.
Ma nonostante tutto, non sono state queste accuse ad averlo sconvolto a tal punto da causare un possibile tentativo di suicidio all'interno della struttura in cui è rinchiuso. Secondo il suo avvocato difensore Claudio Salvagni, il muratore di Mapello avrebbe cercato di farla finita dopo essere venuto a sapere, durante il processo a suo carico, che la moglie Marita Comi lo avrebbe tradito in più di un'occasione.
La notizia però è stata prontamente smentita dagli organi di competenza.
Yara Gambirasio: smentito il tentato suicidio di Massimo Bossetti
La notizia del tentato suicidio di Massimo Bossetti non ha convinto fin dall'inizio sia l'opinione pubblica che le Forze dell'Ordine. Per questo, sull'accaduto si è immediatamente espresso il Segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Donato Capece che ha confermato che nulla di particolare è accaduto nel carcere di Bergamo, nel quale il muratore è rinchiuso. Capece ha precisato di essersi messo in contatto con il Segretario della Lombardia ottenendo la conferma che la notizia è priva di fondamento. Ha inoltre aggiunto che 'fa specie che circolino certe notizie dopo due drammatici fatti quali i suicidi degli ultimi giorni'.
E' stata immediata la replica dell'avvocato Claudio Salvagni intervistato a Telelombardia. Secondo lui, il servizio di sicurezza ha sventato sul nascere il tentativo del suo cliente che quindi non è stato trovato con il classico cappio al collo. Qualcosa di grave, secondo lui, però è successo e potrebbe ripetersi in quanto l'accusato per la morte di Yara Gambirasio ha avuto un crollo psicologico dopo la notizia degli amanti della moglie Marita Comi. Tale scoperta ' è stata per lui un trauma peggiore dell'arresto, devastante'.