Tre insegnanti di sostegno sono stati condannati a due mesi di reclusionedalla sezione penale del Tribunale della Capitale per aver omesso la vigilanza di un loro alunno disabile, durante le ore di attività extracurricolari pomeridiane e finalizzate alla socializzazione e all'autonomia degli alunni con gravi disabilità. L'incidente occorso al povero studente è avvenuto all'interno dei locali didattici, pertanto il Tribunale di Roma ha inflitto loro una condanna esemplare.

Tutti gli insegnanti, quotidianamente, rischiano di commetterequesto reato

Ma vediamo come si sono svolti i fatti: durante le ore pomeridiane lo studente disabile, con gravi problemi di natura mentale, aveva chiesto precedentemente ai suddetti formatori di recarsi in bagno e, allontanatosi dall'aula didattica, perde il suo orientamento e, pensando di aprire la porta del bagno, apre invece la porta delle scale anti - incendio.

Ilpoveretto precipita lungo i gradini metallici e si procura notevoli ferite in varie parti del suo corpo. Le maggiorilesioni si manifestano subito nella zona del polso di una mano e in un'anca. Insomma, il povero mal capitato ha rischiato pure di morire.

La colpa più grave - secondo i Giudici del Tribunale di Roma - è stata la mancata vigilanza dei preposti, presenti in quel preciso istante all'interno dell'aula didattica, i quali avrebbero dovuto accompagnare l'alunno diversamente abile nel luogo da lui richiesto. Invece hanno preferito lasciarlo andare da solo. Il Tribunale ha inferto la pena maggiore in quanto ha ritenuto che la gravità dell'incidente fosse avvalorata anche dalle condizioni di disabilità dello sfortunato studente.

I tre docenti hanno subito tentato di auto scagionarsi, dichiarando - in sede processuale - che il fatto di aver lasciato solo il loro studente era funzionale all'attività per il quale si stava svolgendo l'incontro pomeridiano e l'autonomia era il primo aspetto da migliorare. Un'esile autodifesa che ha fatto palesemente crollare qualsiasi spiegazione per l'increscioso incidente del tutto evitabile.

I tre docenti dovranno quindi trascorrere un po' di tempo riflettendo su quantoavvenuto e sul ruolo di un docente, specialmente quando si è preposti alla vigilanza degli alunni con gravi disabilità psicofisiche.

Tutti gli insegnanti sono 'preposti'... nessuno escluso

Quanto accaduto dovrebbe fare riflette alcuni docenti, i quali puntualmente tentano di evitare di partecipare ai vari Corsi di Aggiornamento in qualità di 'preposti', organizzati dalle loro stesse Istituzioni Scolastiche.

I medesimi insegnanti ritengono erroneamente che, non partecipando all'attività di formazione - informazione, il problema non sia di loro competenza. Purtroppo talilavoratori non sanno che il corso ha lo scopo di informare il lavoratore sui rischi e sulle responsabilità a cuiun insegnante è sottoposto durante le ore trascorse con il gruppo classe e, cosa ancora più importante, ilruolo di 'preposto' li investe ogni qualvolta essi si trovano all'interno degli ambienti scolastici insieme alla loro scolaresca: nelle classi, nei laboratori, in palestra e durante le uscite didattiche.