La Buona Scuola Renzi-Giannini continua a stupire in quanto ad inefficienza e a disagi. Abbiamo assistito ieri sera ad un servizio andato in onda durante il TG satirico di Canale 5, 'Striscia la Notizia', al rifiuto del ministro dell'Istruzione di parlare dei gravi problemi finanziari di cui sono ancora vittima gli istituti scolastici italiani (mancanza di beni di prima necessità), nonostante le promesse di grandi capitali messi a disposizione dal governo.

Stipendi docenti neo assunti: bisognerà aspettare ancora

Ora sono i docenti assunti con il nuovo piano assunzionale a farne le spese con la 'beffa' del mancato stipendio.

Proprio così. Infatti, come riportato dal quotidiano 'Italia Oggi', per un 'disguido burocratico' (chiamiamolo così) gli insegnanti che sono stati immessi in ruolo entro il 31 agosto scorso e che prestano già servizio dal 1° settembre scorso, non hanno ricevuto il loro stipendio: tutto questo perchè il ministero dell'Istruzione ha trasmesso in ritardo i codici necessari per inserire nel sistema i docenti neo assunti (comunicazione avvenuta solo il 24 e 30 settembre scorso).

La diretta conseguenza è stata l'impossibilità, da parte delle segreterie, di poter completare tutte le operazioni necessarie per far sì che gli insegnanti potessero percepire lo stipendio di ottobre. Il tutto, quindi, sarà rimandato alla fine di questo mese, entro il quale i docenti interessati dovrebbero finalmente riuscire ad intascare le spettanze, complessivamente loro dovute.

Scuola, bonus 500 euro: altre vane parole del ministro Giannini

Non è finita qui, però, perchè anche la promessa del ministro Stefania Giannini, riguardante l'erogazione del bonus da 500 euro, prevista per il mese di ottobre, subirà un ritardo. Niente cedolino a parte, dunque, visto che il decreto ad hoc non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, nonostante sia già stata apposta la firma del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

A proposito del voucher spettante ai soli docenti di ruolo, c'è da sottolineare le responsabilità degli insegnanti che lo riceveranno, in quanto i 500 euro non rappresentano un aumento della retribuzione. Ecco perchè il docente potrebbe addirittura incorrere nella responsabilità penale, qualora decidesse arbitrariamente di utilizzare la somma per scopi diversi da quelli per il quale è stato istituito, ovvero la sua formazione professionale e l'aggiornamento.