Ogni giorno, l'umanità percorre un circuito di strade; ogni giorno c'è chi va a lavorare, chi raggiunge la propria amata, chi ha fretta di salvare una vita, ma nessuno ha una piena coscienza di quanto gli eventi scorrano veloci, spregiudicati, causati molte volte da una miriade di distrazioni. E poi accade quello che a volte genera l'irrimediabile:un incidente alla guida di un veicolo.

L'esito sconfortante

A Brisbane, terza città più popolosa d'Australia, la famiglia Taylor percorreva una delle tante strade; forse erano tranquilli, nonostante mentre si guida i pensieri possono essere tanti, mamadre e figli,un bambino di 16 mesi e la sorellina di 9 anni,si sono ritrovati in un istante nei guai.

L'auto finisce per scontrarsi frontalmente con un'altra guidata da un ragazzo,chiunque di loro avrebbe potuto perdere la vita. In realtà, di quello che è accaduto si fa menzione ovunque per un preciso e sconfortante esito:la testa del piccolo si è staccata dalle ossa del collo. Di conseguenza, non avrebbe dovuto più respirare, o muoversi.

Un intervento speciale

L'elicottero ha trasportato in tempo il piccolo Jackson all'ospedale, dove colui che si potrebbe definire il miglior chirurgo spinale d'Australia, Geoff Askin,è riuscito a salvarlo grazie a un intervento speciale. Repubblica.it riporta: "è stato utilizzato un dispositivo che teneva il cranio di Jackson completamente immobile, mentre i chirurghi riattaccavano le vertebre con dello speciale filo, e hanno poi utilizzato pezzi delle costole del bimbo come innesti.

Ora Jackson Taylor, reduce della delicata operazione,ha davanti a sé un periodo di convalescenza con impiantata una sorta di aureola nella testa.

Il confine tra la vita e la morte

I genitori del bimbo inneggiano al miracolo, si sentono riconoscenti perché il pensiero di perdere tragicamente un figlio così piccolo è potuto uscire dalla loro testa.

Ma quanto, in questi casi, è sottile il confine tra la vita e la morte?E se si fosse trattata di una vera decapitazione avvenuta all'interno di quell'esile corpicino? Avrebbe mai potuto sopravvivere realmente un essere vivente senza i vasi sanguigni principali? Oggettivamente conosciamo già la risposta, solo un Dio potrebbe smentirci.