L’ottava udienza del processo a Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, si è concentrata, tra gli altri temi, sull’analisi del cellulare del muratore di Mapello. Secondo le ultime news sul caso, emergerebbe un quadro inquietante che metterebbe Bossetti in una posizione scomoda. Il settimanale ‘Giallo’, nel nuovo numero, ha esposto le principali notizie derivanti da Giuseppe Gatti, maresciallo dei Carabinieri, il quale ha analizzato attentamente il cellulare dell’uomo in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere di Yara Gambirasio: ecco quali news sono emerse.
Yara Gambirasio: dubbi sul cellulare di Bossetti, ecco cosa è emerso
Dalle ultime news sul processo a Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, proprio il suo cellulare potrebbe rappresentare un ulteriore elemento a suo scapito. Dopo un’attenta analisi del telefonino del muratore di Mapello, nel corso della sua ultima udienza, il maresciallo Gatti avrebbe sottolineato alcuni aspetti inquietanti legati al dispositivo dell’uomo, ecco quali sono. E’ stato ‘Giallo’, ancora una volta, a riportare le novità inerenti il caso della piccola Yara Gambirasio: in base alle dichiarazioni del maresciallo dei Carabinieri di Brescia, il cellulare di Bossetti agganciò la cella di Mapello alle 17.45 del 26 novembre 2010, giorno della scomparsa della ragazzina.
Un’ora dopo anche il cellulare di Yara agganciò la medesima cella, ma da quel momento e fino alla mattina dopo il telefonino del muratore non originò traffico. Un fatto strano, questo, che mette in luce due elementi fondamentali.
In base a quanto riporta il celebre settimanale, infatti, questo fatto legato al cellulare di Bossetti sottolineerebbe da una parte la presenza dell’uomo nella zona in cui Yara Gambirasio si trovava prima di far perdere le sue tracce, ma anche un’anomalia legata all’assenza di traffico, come se Bossetti avesse spento il cellulare per riaccenderlo solo la mattina successiva - rendendo in tal modo impossibile una sua localizzazione - direttamente dal cantiere dove lavorava e non da casa, altro fatto piuttosto insolito.
‘Giallo’ a questo punto solleva un dubbio: e se dopo l’omicidio di Yara Gambirasio Bossetti avesse trascorso la notte fuori casa? Ma questi non sono gli unici elementi inquietanti che sono emersi in riferimento al cellulare dell’uomo attualmente in carcere. Le ultime news hanno sottolineato anche come dalla scomparsa al ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, il cellulare di Bossetti avrebbe agganciato le celle telefoniche di Chignolo d’Isola, il campo dove la ragazzina fu trovata ormai senza vita, per almeno 40 volte.
Si è trattato di una mera coincidenza?
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