Una sentenza che non ha precedenti potrebbe fartremare gli uffici di Prefetture e Giudici di Pace, possibilimulte autovelox nulle se non si contesta subito l'infrazione. Sono migliaia le multe contestate sul territorio Italiano per eccesso di velocità attraverso il sistema autovelox, ora dopo questa sentenza di un giudice di pace, le multe potrebbero esseretutte appellabili facendo riferimento a questa sentenza.
L'episodio di Taranto
L'episodio è recente ed ha come protagonista indiscusso l'ufficio del giudice di pace di Taranto, dove è stato deciso di annullare, a seguito di ricorso da parte un'automobilista, un verbale attraverso il sistema elettronico della velocità, ossia il sempre odiato autovelox.
Il giudice di pace ha deciso di accogliere il ricorso dell'automobilista ed annullare la multa, perché anche se il sistema elettronico ha effettivamente verificato l'infrazione in modo regolare, la contravvenzione non veniva subito contestata, rendendo la contestazione stessa irregolare poiché se non verificata l'identità immediata del contravventore sarebbe impossibile, successivamente, risalire al vero soggetto che ha commesso l'infrazione, specificando però, che oltre al cartello di avviso della presenza si sistemi per il controllo della velocità è consono esibire anche l'avviso della contestazione in data successiva all'infrazione.
Una sentenza senza precedenti
Sono tantissimi i ricorsi presentati contro multe di ogni genere, anche di contro contestazioni attraverso sistemi elettronici di controllo come Tutor e Autovelox, ma nello specifico l'appello al ricorso solitamente fa riferimento al posizionamento del macchinario, alla data di collaudo o comunque all'efficienza.
Ma non è mai accaduto, come questa volta, che viene presentato e vinto un ricorso a causa della contestazione. Nella maggior parte dei casi, la contestazione di multe da autovelox viene contestata presso l'abitazione dell'intestatario del veicolo, proprio perché il sistema di controllo elettronico della velocità, attraverso la banca dati della motorizzazione civile, contesta successivamente ed entro i termini previsti dalla legge la contravvenzione per eccesso di velocità, dando la possibilità al ricevente di segnalare attraverso un modulo allegato alla multa il trasgressore di quella infrazione, dandone la piena responsabilità.
Stavolta grazie alla sentenza del giudice di pace di Taranto, scoppia una vera bomba in ambito ricorsi, creando un precedente che indica l'obbligo di contestare subito la multa al trasgressore o comunque di aggiungere un cartello di avviso per contestazione successiva alla data di trasgressione.