Il 1° dicembre, Ryanair ha annunciato di aver iniziato una causa legale contro il motore di ricerca Google e il sito di viaggi eDreams. L’accusa che lancia il vettore irlandese nei confronti di eDreams è quella di aver utilizzato dei sottodomini fuorvianti, che facevano pensare al cliente di prenotare sul sito ufficiale Ryanair. I sottodomini in questione erano "Ryanair Cheap Flights" e "Ryanair.eDreams.com", oltre ad un sito quasi identico a quello ufficiale di una delle più importanti compagnie low cost europee.

Il ruolo di Google

La compagnia di Michael O’Leary ha citato in giudizio anche Google, la cui colpa è quella di aver permesso a eDreams di ottenere spazi pubblicitari che usavano nomi e marchi Ryanair sul proprio motore di ricerca.

Molto spesso si trattava di contenuti sponsorizzati, ovvero che finivano in cima ai risultati del motore di ricerca. Da Dublino, secondo quanto dichiarato, si è provato più volte a fare in modo che Google non mostrasse quei siti "fotocopia" appartenenti a eDreams, quando si cercavano offerte inerenti l'azienda irlandese. Purtroppo, i numerosi appelli sono rimasti inascoltati e si è giunti alla decisione di portare sia eDreams che Google davanti all’Alta Corte Irlandese.

Le parole di Kenny Jacobs

Kenny Jacobs, di fatto il numero 2 della compagnia irlandese, ha diramato un comunicato in cui spiega la posizione di Ryanair nella vicenda: “In Germania, le pubblicità ingannevoli di eDreams sono state messe fuori legge da diverso tempo.

È tempo che anche in Irlanda e nel Regno Unito sia così. L’uso scorretto dei sottodomini ha portato molti clienti a prenotare per sbaglio sul sito di eDreams voli Ryanair a tariffe gonfiate. Molti si sono lamentati con noi, ed è arrivato il momento di intraprendere azioni legali. Ryanair non ha alcun accordo commerciale con eDreams, che però continua a pubblicizzare sul proprio sito offerte usando il nostro nome.

Sia la grafica del sito che le parole chiave nei motori di ricerca sono un palese tentativo, da parte loro, di far pensare al cliente che si sta effettivamente prenotando sul sito di Ryanair. Nonostante i ripetuti reclami a Google, nessuna azione concreta è stata intrapresa da parte loro e ci troviamo costretti a portare in Tribunale entrambe le compagnie. Anche per evitare che oltre 1.000 clienti ogni anno vengano ‘ingannati’ e prenotino su un sito che non appartiene a Ryanair”