Si parla di Carta d’identità elettronica da circa 20 anni, ma in Italia i progetti in questa direzione hanno sempre fatto fatica a decollare a partire dal quello che prevedeva un documento digitale unico con l'incorporazione anche della tessera sanitaria. Da oggi però le cose cambieranno perché il ministero dell’Interno ha pubblicato in Gazzetta ufficiale un decreto che ne disciplina finalmente l’emissione. Quello che la rende diversa da una carta d’identità tradizionale è la possibilità che contenga alcune informazioni sulla volontà del relativo titolare di donare o meno gli organi.

La supervisione del progetto per il rilascio spetta ad una commissione ad hoc. Il ministero dell’Interno, comunque definirà la mappa per un graduale processo di abilitazione su tutto il territorio nazionale che dovrebbe avvenire in massimo 2 anni.

Quali sono le novità della carta d'identità elettronica (Cie)?

La versione elettronica della Carta d’identità cartacea, il cui possesso non è obbligatorio, contiene anche un Pin che permetterà l'accesso ad appositi servizi online. La Cie, questo il relativo acronimo per nominarla, contiene anche un microprocessore per la memorizzazione dei dati. La certificazione dei dati di identificazione contenuti nel microprocessore è garantita da un complesso sistema il quale garantisce inoltre la protezione di quegli stessi dati.

Il Centro nazionale servizi demografici contiene invece le informazioni anagrafiche, la scansione della firma autografa e la fotografia di tutti coloro che ne fanno istanza per ottenerne una. Possono infatti richiederla tutti coloro che si apprestano ad avere la loro 1^ carta d'identità, chi la deve rinnovare o chi l'ha smarrita.

Tale richiesta potrà anche essere fatta online attraverso il portale Cieonline. La carta deve quindi contenere l'immagine del volto del titolare e l'immagine delle impronte digitali ( i minori ne sono esclusi però). Secondo alcune indiscrezioni la Cei avrà un costo iniziale che potrebbe aggirarsi all’inizio intorno ai 15-20 euro, costo che successivamente potrebbe essere abbassato.

Quali sono le modalità per il rilascio?

Il cittadino che voglia richiederne una deve fare istanza scritta presso l'ufficio anagrafe del Comune di residenza, mentre se si risiede all’estero la richiesta va fatta al Consolato. Il Comune una volta che ha acquisito i relativi dati avrà solo 6 giorni di tempo per consegnare la carta, il Pin e il Puk che servono ad accedere ai servizi online. Il cittadino riceverà la stessa a casa insieme ai relativi codici. Egli inoltre avrà solo la facoltà e non l’obbligo di indicare il dato relativo alla volontà di donare o o meno i suoi organi in caso di morte. Il cittadino che cambia idea e decida di non volere più donare gli organi può contattare sempre l'Asl di appartenenza o gli ambulatori di medicina generale per comunicargli tale decisione.

Daranno il via all'operazione quei Comuni che avevano già programmato l’emissione di carte d'identità elettroniche prima dell’entrata in vigore del decreto del Ministero dell’Interno. Le nuove Cai dovranno invece tenere conto delle regole fissate nel decreto appena firmato dal Governo. Per info di economia premi il asto segui accanto al nome.