Il giardino dei Giusti presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme onora i Giusti tra le Nazioni. Il termine è usato per indicare i non ebrei che a rischio della vita e senza interesse personale si sono prodigati per salvare anche una sola vita di un solo ebreo dal genocidio nazista.
La Corte Suprema di Israele guida una commissione di personalità pubbliche professionisti e storici che, seguendo meticolose ricerche su documentazione e testimonianze, avvalora l'audacia, il coraggio sempre a rischio della vita del Giusto che nonostante il pericolo ha scelto la strada più difficile, quella della umanità di fronte alla ferocia dello sterminio.
Ad oggi oltre 24.000 Giusti tra le nazioni
Ad ogni Giusto veniva dedicata la piantumazione di un albero presso il Monte della Rimembranza: la pratica è tipica della tradizione ebraica ed indica il desiderio di ricordo eterno per una persona cara; questo rituale è cessato dagli novanta solo perché il Monte è stato completamente ricoperto di alberi;da tale periodoil nome del Giusto viene inciso sul Muro d'Onore costruito a tale scopo quale perimetro del Museo dello Yad Vashem.
I Giusti rappresentano una speranza per l'Umanità
Le tante storie pericolosamente vissute dai tanti Giusti sono un segno di speranza, sono una risposta alla terribile domanda che commemorando la shoah ci si pone: come è stato possibile arrivare a tanto senza che nessuno levasse una protesta, come è stato possibile assistere al sistematico sterminio di uomini donne e bambini senza che nessuno si opponesse?
Tra i tanti nomi vi sono anche centinaia di italiani: fra tutti è bello ricordare le vicissitudini di Giorgio Perlasca che hanno persino ispirato la produzione di un film (Perlasca - Un Eroe Italiano) e che sono certo l'esempio di cosa può fare il coraggio unito alla felice intuizione del momento. Perlasca infatti da semplice commerciante di carni in Budapest si spacciò per diplomatico spagnolo ed in una quasi rocambolesca successione di eventi salvò numerosissimi ebrei ungheresi dalla deportazione.
A lui ed ai tanti altri coraggiosi deve essere innanzi tutto dedicato il ricordo perché sono solo uomini così che fanno la differenza che permettono ancora una volta di dire: "sì questo è un uomo".