Resta alto lo sconcerto dell'opinione pubblica davanti alla cruda verità che sta emergendo dalle indagini sulla morte dellprofessoressa di francese Gloria Rosboch: le novità al 27-2-2016 riguardano il profilo psicologico dell'ex allievo Gabriele Defilippi, ineffabile personaggio dai mille volti che sarebbe stato capace di conquistare la fiducia della matura donna, che viveva coi suoi genitori e che non si era sposata. A lui Gloria aveva consegnato, convinta dalla promessa di un futuro felice insieme, un'importante somma di denaro prelevata in banca.

Oggi si apprende che Gabriele DeFilippi era mentalmente disturbato, in cura già cinque anni fa. Lo ha rivelato il suo avvocato Bertolino.

Evidente crisi identitaria

A Castellamonte c'è chi ricorda che il ragazzo a volte girava vestito con abiti femminili. L'accertamento della eventuale "semi infermità mentale" del giovane sarà certamente uno dei passaggi chiave del processo che dovrà comunque dare un nome a chi ha ucciso Gloria Rosboch a sangue freddo. L'avvocato di DeFilippi ha nominato come consulente il professor Enzo Villari, primario del reparto di psichiatria dell’ospedale Molinette di Torino. Al giovane sarà contestata anche l'aggravante della premeditazione, visto che si recò sul luogo dove è stato abbandonato il cadavere pochi giorni prima del femminicidio.

Un futuro favoloso

Sembra che Gabriele DeFilippi avesse promesso a Gloria Rosboch, come ormai noto ex insegnante del giovane, di portarla a vivere in Costa Azzurra, nel sud della Francia. Per la donna 49enne, che amava profondamente la lingua francese, questa prospettiva doveva apparire ricca di suggestioni, dopo una vita spesa a dividersi tra la casa e il lavoro a scuola, senza però avere la fortuna di trovare l'uomo giusto per costruire una propria famiglia, visto cheGloria Rosboch viveva insieme agli anziani genitori.

La donna è stata uccisa per strangolamento: secondo quello che racconta Roberto Obert, amico di Gabriele, la donna è stata uccisa col filo da bucato. Obert dice di essere stato innamorato di Gabriele Defilippi ma sulla reale natura del loro rapporto sono in corso approfondimenti dovuti al fatto che Obert sostiene di essere stato il suo "servo".