Tra poco più di una settimana, il prossimo 9 maggio, il ddl Cirinnà sulle unioni civiliarriva alla Camera dei Deputati per essere discusso ed approvato. Si spera che il tutto venga approvato entro il 17 maggio quando si dovrà celebrare la giornata mondiale contro l'omofobia per affermare l'impegno di tutti contro ogni forma di violenza.
La forza di reagire
Una sera Stefano Sechi mentre tornava a casa in bus è stato aggredito, preso a pugni, deriso solo perché omosessuale, una storia comunissima a tante altre ma lui ha avuto la forza di reagire creando una campagna anti odiochiamata #OmofobiaStop, ad oggi la sua pagina raccoglie più di 167.000 iscritti e da qui nasceuna nuova realtà che agirà in tutta Italia, ne parliamo proprio con lui, Stefano Sechi.
Omofobia stop, una campagna anti-odio nata da chi ha voluto REAGIRE ad un aggressione oramai nota da tutti, puoi raccontarci gli inizi di questa campagna?
Circa un anno fa sono stato vittima di un'aggressione a sfondo omofobo. Prima di allora ho sempre e solo sentito parlare di omofobia, la percepivo distante anni luce, ma da quel momento l'ho toccata con mano. Ho capito sopratutto una cosa: l'omofobia c'è, esiste. Mi sono detto: "È arrivato il momento di far qualcosa".Ho deciso allora di sfruttare il web per lanciare un messaggio, di renderlo la risorsa più importante, una risorsa a cui possono aver accesso a tutti, una risorsa che può arrivare a tutti.
In tantissimi hanno aderito ad Omofobia stop, non solo persone che come te vogliono raccontare una storia ma anche gente dello spettacolo, oggi la tua pagina Facebook raccoglie più di 167.000 persone, hai mai pensato a questi traguardi quando è nato tutto?
Son sincero, io punto sempre in alto. Quindi si, mi aspettavo di arrivare a tanto, forse anche di più e sto facendo in modo che omofobiastop sia solo un punto di partenza per qualcosa di più grande, qualcosa che coinvolga tutti quelli che vogliono essere coinvolti, tutti quelli che hanno voglia di condividere, conoscersi, collaborare.
In questo lungo anno hai avuto modo di fare tante nuove esperienze, quale di queste hanno lasciato un ricordo indelebile nella tua mente?
Sicuramente l'appoggio ed il sostegno diretto di Laura Pausini. Non me lo sarei mai aspettato, mi ha emozionato!
Omofobia STOP nel tempo è diventato qualcosa in più di una semplice campagna anti-odio, non è vero?
Omofobiastop è diventato un mezzo di comunicazione importante, mi permetto di dire, anche a livello nazionale. Un movimento, una voce, un pensiero che sicuramente va oltre alla semplice parola "campagna anti-odio". Omofobiastop è anche un messaggio di speranza, per tutti quei ragazzi che come me son stati vittima di aggressione. I dati parlano chiaro, meno del 5% delle vittime di omofobia dichiarano di voler denunciare. Dati allarmanti, spero che qualcosa possa cambiare.
OmofobiaStop è nata come una campagna anti odio, ora diventa un'associazione nazionale, scopri di più nella seconda parte dell'intervista.