Con il risarcimento di 25mila euro alle famiglie dei cinque ragazzini di cui avrebbe abusato, ragazzini dai 12 ai 16 anni, il 66enne don Mauro Inzoli, che è stato per un trentennio ai vertici di Comunione Liberazione, fondatore e presidente del Banco alimentare di Crema, animatore della onlus cremasca “Fraternità” ed indicato come confessore personale dell’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni – il quale però ha smentito energicamente –, eviterà il confronto con le parti civili nel processo. Accolta dal giudice dell’udienza preliminare Letizia Platè anche la richiesta della difesa di Inzoli, costituita dagli avvocati Nerio Diodà e Corrado Limentani, per un procedimento con rito abbreviato.

Se ne riparlerà il 29 giugno.

Le accuse e i provvedimenti della Chiesa contro don Inzoli

Il sacerdote è accusato dal procuratore di Cremona Roberto Di Martino di altre tre violenze sessuali, quando una delle vittime aveva 10 anni. Le avrebbe commesse tutte tra il 2004 e il 2008, abusando della propria autorità sia durante esercizi spirituali da lui condotti, sia negli hotel scelti per le vacanze estive con i ragazzi, quando don Mauro era rettore del liceo linguistico “Shakespeare” e parroco della Chiesa della Santissima Trinità di Crema.Una quindicina di casi a suo carico sono invece caduti in prescrizione.

Papa Benedetto XVI, che aveva cominciato il giro di vite contro i preti pedofili, aveva sospeso a divinis quello che è stato uno dei leader religiosi di CL, riducendolo allo stato laicale.

Successivamente, il 27 giugno del 2014 , Papa Francesco aveva esteso il provvedimento a “pena medicinale perpetua” imponendo ad Inzoli una “vita di preghiera e di umile riservatezza come segni di conversione e penitenza”.

Tre giorni dopo l’inchiesta religiosa, il 30 giugno di due anni fa, il deputato Sel Franco Bordo aveva presentato alla Procura un esposto che ha dato inizio all’indagine penale.

Chi è don Mauro Inzoli

Il religioso che avrebbe inferto l’ennesima ferita alla Chiesa nell’ambito delle accuseper pedofilia, è un personaggio di rilievo: per un trentennio era stato ai vertici di Comunione Liberazione, il movimento ecclesiale fondato da Don Luigi Giussani (Desio, 15 ottobre 1922 - Milano, 22 febbraio 2005) -soprannominato “donGius” o semplicemente "il Gius" da coloro che lo seguono -; aveva fondato e presieduto il Banco alimentare di Crema ed era stato animatore della onlus cremasca “Fraternità”.

Ruoli che"stonano" per esempio con il fatto che a don Mauro Inzoli sia attribuita la passione per le auto di lusso, tanto da farlo soprannominare “don Mercedes”, e quella per sigari di marca.

Aveva anche importanti amicizie nel mondo della politica. Si dice tra l’altro che fosse il confessore personale di Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia legato a CL - e attualmente a processo con l’accusa di corruzione nell’ambito del caso sanitario Maugeri -. Ma Formigoni ha negato decisamente i rapporti con il sacerdote. Nella foto, don Minzoli mentre presenzia ad un incontro sulla famiglia tenutosi lo scorso anno a cui hanno partecipato anche Formigoni e l'attuale governatore della Lombardia Roberto Maroni.