E' scontro tra perizie tecniche nell'ambito del processo a Veronica Panarello che si celebra con il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica dinnanzi al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ragusa Andrea Reale. La donna deve rispondere delle pesantissime accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere con l'aggravante del rapporto di parentela con la vittima, ovvero il figlio, il piccolo Loris Stival, strangolato a 8 anni a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014 e poi buttato in un torrente vicino al castello di Donnafugata.

Omicidio Loris Stival, parla in aula davanti al Gup Veronica Panarello

L'udienza aperta lunedì pomeriggio è stata rinviata dal Gup al prossimo 18 luglio. A scontrarsi in sede dibattimentale le consulenze degli esperti. Si parte dalla relazione dei periti del Gup Andrea Reale. La consulenza, in questo caso, conferma la capacità di intendere e di volere dell'imputata e quindi di partecipare regolarmente al processo nei suoi confronti che, come detto, si celebra con il rito abbreviato. Significa che si giudica allo stato degli atti d'indagine e che in caso di condanna la donna potrà beneficiare dello sconto di un terzo della pena, escludendo così in partenza l'ergastolo. Durante l'udienza è intervenuta anche Veronica Panarello in riferimento alla consulenza.

La donna ha spiegato che quando aveva sedici anni fu ricoverata dopo un tentato suicidio precisando che è stata ricoverata in ospedale almeno per tre giorni e non un giorno.

La prossima udienza fissata per il 18 luglio, scontro tra consulenze

Il legale della donna ha detto ai cronisti che la sua assistita non mentiva quando diceva di aver accompagnato il piccolo Loris a scuole il 24 novembre del 2014 prima del delitto, ma la giovane mamma accusata di infanticidio raccontò solo quello che ricordava, secondo quanto dichiarato dal suo difensore.

"Superata la paura - ha aggiunto l'avvocato Francesco Villardita secondo quanto riporta l'Agi - avrebbe poi ha detto la verità". A proposito della situazione neuroradiologica i periti nominati dal collegio difensivo, hanno sostenuto in aula durante l'udienza che non è stata refertata l'analisi funzionale della risonanza magnetica effettuata nella testa di Veronica Panarello. Ancora però sul punto non sono state depositate le perizie, i consulenti hanno spiegato che lo faranno entro due settimane.