L'altra sera 25 giugno intorno alle 23 gli abitanti di Reggio Calabria hanno assistito ad una scena davvero molto triste. Infatti nella centralissima piazza Giuseppe Garibaldi, quella di fronte alla stazione dei treni centrale, un uomo è morto colpito da infarto. Nulla hanno potuto fare i soccorsi che sono giunti dall'ospedale vicino: l'uomo, di cui ancora non si conoscono le generalità, è morto all'istante. In questo articolo facciamo luce su quanto accaduto ieri sera.

L'uomo di origine rumena viveva a Reggio Calabria

Come detto sopra, dell'uomo morto non si conoscono ancora le generalità ma si sa che è rumeno perché con lui c'erano i suoi amici.

A Reggio Calabria, così come in altre città italiane, vivono persone di diverse nazionalità. Lacittà dello Stretto di Messina dà poche opportunità di lavoro ai propri cittadini e spesso le persone di altre nazionalità vivono ai margini della società.

Forse anche il rumeno morto di infarto a Reggio Calabria viveva ai margini della società ma la voglia di uscire e divertirsi con gli amici non mancava. Il gruppo sicuramente era solito uscire per fare una passeggiata sul Corso Garibaldi o magari anche sul lungomare Italo Falcomatà, luogo molto vicino alla piazza del tragico fatto di cronaca.

Si è accasciato a terra ed ha perso conoscenza

L'infarto è una delle malattie più diffuse nel mondo e colpisce molte persone all'anno.

Così questa malattia ha colpito l'uomo rumeno la sera del 25 giugno 2016 intorno alle 23. L'uomo, come detto prima, si trovava in compagnia dei suoi amici a piazza Giuseppe Garibaldi, proprio di fronte alla stazione dei treni centrale. Ad un certo punto si è sentito male, si e fermato e si è accasciato a terra perdendo conoscenza.

Gli amici che erano con lui dapprima non si sono resi conto di quanto fosse grave la situazione ma hanno comunque chiamato i soccorsi. Anche le persone che si trovavano nelle vicinanze sono accorsi per capire cosa stava succedendo. In pochi minuti sono arrivati gli operatori del 118 che non hanno potuto fare altro che accertare il decesso e coprire il corpo ormai senza vita del povero uomo.