E' un'Inghliterra sotto choc quella che si è svegliata all'alba del voto che ha decredato la volontà della nazione di uscire dall'Unione Europea. "Non credevo che la Brexit avrebbe vinto", è il commento che da più parti, tramite i social, sta riempiendo le pagine dei maggiori quotidiani mondiali. Come è possibile che il voto espresso da più di 17 milioni di elettori sia stato un inganno? La stampa inglese pare stia raccogliendo le testimonianze di tutti coloro che, a quanto pare, non hanno votato con coscienza. Ma cosa sta succedendo?
La paura del crollo della sterlina e quel voto azzardato
In particolare, i quotidiani "The Independent" e "Daily Mail" pare abbiano raccolto le dichiarazioni di alcuni scrutatori che riferiscono di essere stati contattati da diversi elettori che chiedevano se era possibile cambiare il proprio voto. Il tutto al venerdi 23 giugno dopo il voto, quando i mercati davano la sterlina in caduta. Possibile che milioni di elettori si siano espressi con tanta leggerzza su un tema così fondamentale? Secondo l'ex premier Tony Blair, gli inglesi avrebbero interpretato il voto come un segnale di protesta al governo attuale, sottovalutando o comunque non considerando quali sarebbero state le reali conseguenze pratiche dell'uscita.
Naturalmente un'uscita così clamorosa richiede e richiederà dei tempi per ammortizzare il terremoto economico e finanziario che deriva dall'uscita dall'Unione Europea, ma a quanto pare molti inglesi si srabbero rimangiati la decisione presa.
Il giallo della raccolta firme: molte sarebbero false, aperta un'inchiesta
Dopo che Cameron ha annunciato le proprie dimissioni, sarebbe partita una campagna di raccolta firme per indire un secondo referendum.
Questo secondo voto servirebbe per rientrare nell'UE. Martedi 28 giugno il parlamento inglese si dovrà esprimere sulla legittimità di circa 3 milioni di firme pro rientro. Il giallo sta nel fatto che, come scrive "Il Fatto Quotidiano", molte di queste sarebbero false. Quasi 80 mila per la precisione, tanto che sulla cosa è stata già aperta un'inchiesta.
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