Poteva finire davvero molto male questa mattina, 8 giugno, per due alunni iscritti al quinto anno della Scuola elementare Saffi, di Carrara. Erano le 13 quando i ragazzi sono usciti dalla scuola tra urla gioiose e scherzi tra amici. In breve la spensieratezza tipica di quell'età, si è trasformata in paura, orrore, disperazione. L’anta di un cancello ha ceduto, travolgendo due ragazzi che si trovavano a passare in quel momento. La scena è avvenuta sotto lo sguardo atterrito e impotente di genitori e studenti. È stato un attimo, nessuno ha avuto né il tempo né il modo di reagire.

La dinamica dell'incidente

L’incidente sarebbe stato provocato da un insegnante, inconsapevole della pericolosità di una delle due ante, da qualche tempo rimasta chiusa perché difettosa. Quando l’insegnante l’ha aperta per agevolare il deflusso degli studenti - che passano di lì per imboccare il sottopassaggio che porta alla piazza principale del paese ed evitare così di attraversare la strada – la struttura in ferro del peso di circa 70 Kg è crollata sui due allievi della scuola elementare Saffi.Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi: uno dei ragazzi ha riportato una piccola ferita al dito mentre un secondo è stato colpito al capo. Trasportato in ospedale, le sue condizioni non sarebbero gravi.

Al Comune era stato segnalato il problema

Il dirigente scolastico Luciana Ciccarelliha detto di aver segnalato al Comune il problema del cancello ma evidentemente non sono stati fatti gli interventi di manutenzione richiesti. Resta però da chiedersi come mai nessuno abbia informato insegnanti e studenti della pericolosità del cancello e soprattutto perché non siano state prese misure volte a segnalare il pericolo con un cartello o del nastro segnaletico.

Per questa volta è andato bene ma con la sicurezza degli studenti non si scherza. Purtroppo quanto accaduto alla scuola elementare Saffi di Carrara, è solo l’ultimo episodio d’incidenti che si verificano all'interno di una scuola italiana e quasi sempre la causa è sempre l’incuria dovuta alla poca attenzione da parte dei Comuni ma anche alla mancanza di fondi per fare gli interventi di manutenzione necessari.