“Chiederemo allo Stato un miliardo di risarcimento”. Gonfia il petto Salvatore “Doddore” Meloni, l’indipendentista di Terralba, presidente del movimento indipendentista "Meris", a cui pochi giorni fa è stata cancellata dalla Cassazione la condanna a un anno e 26 giorni inflitta tempo fa dalla Corte d’Appello di Cagliari per “occupazione di suolo demaniale e privato e costruzione abusiva nell’isola di “Malu Entu”. Un'oasi marina che si trova nelle coste del Sinis, a pochi chilometri da Oristano, in Sardegna. “È il risarcimento da dare ai sardi – assicura all’agenzia Ansa, Doddore – nelle carte del processo c’è la prova che sono stato condannato ingiustamente – sottolinea l’indipendentista sardo – e che ho subito danni morali e politici”.
Accompagnato dal suo storico avvocato, Cristina Puddu (che aveva sollecitato davanti ai giudici l’incostituzionalità del reato commesso) Salvatore Meloni ha anche annunciato che promuoverà non solo una causa civile contro il sottufficiale della Forestale, che tempo fa diede il via all’inchiesta, ma metterà in piedi anche una serie di ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo “per denunciare le vessazioni subite dalle istituzioni italiane”, riporta sempre l’Ansa.
Chi è Doddore Meloni
In un’intervista pubblicata recentemente sul quotidiano online InLibertà, “Doddore”, classe 1943, ha raccontato che la sua avventura da indipendentista ebbe inizio nel lontano 1961 "Anno in cui decisi di sposare la causa dell’Indipendenza della Sardegna.
Ero giovanissimo – racconta – lavoravo a Torino in occasione dei cent’anni dell’Unità d’Italia. Nel padiglione della Sardegna c’erano un finto nuraghe con due tappeti e due cestini – ricorda – mentre nei padiglioni delle altre regioni avevano pilastri altri 25 metri e migliaia di metri quadri di spazi. È da allora che combatto per rendere la Sardegna uno stato autonomo.
Sono stato detenuto e arrestato per la prima volta nel 1979 – sottolinea – la seconda volta nell’1981 e condannato per processo politico basato sul separatismo. Allora si chiamava complotto separatista. Ho scontato 9 anni e 3 mesi di prigione e penso di essere l’unico condannato politico ad avere l’interdizione perpetua”. Un tema, quello dell’indipendenza, di cui negli ultimi tempi si sta discutendo parecchio considerando soprattutto i fatti accaduti qualche tempo fa con il referendum per l’indipendenza in Catalogna e Scozia.
Meloni: dopo l’assoluzione è un fiume in piena
“Con questa sentenza in mano denuncio tutti coloro che mi hanno perseguito – riporta il quotidiano on line LinkOristano – citerò per danni in sede civile uno per uno sia gli appartenenti al Corpo forestale che hanno aperto un fascicolo contro di me. Ma anche tutti coloro che appartengono allo Stato e hanno lavorato alle indagini. Citerò anche il Ministero di Grazia e Giustizia- assicura Salvatore "Doddore" Meloni -rivolgendomi anche alla corte europea. Vorrei ricordare che dal processo di Malu Entu sono arrivati uno dietro l’altro tutte le altre vicende giudiziarie in cui sono coinvolto”. Nel frattempo il suo avvocato Cristina Puddu sta già studiando le nuove carte.