La moglie gravemente malata non riusciva ad avere un po’ di serenità per colpa di quei giovani che, ad ogni ora del giorno e della notte, non la facevano riposare con i loro schiamazzi. E lui, Efisio Boi, imbianchino cagliaritano di 59 anni residente in piazza Valsassina, nel quartiere di San Michele, a Cagliari, non sopportava più quella situazione e la scorsa mattina, armato di coltello, dopo aver cercato di convincerli a far meno baccano (senza riuscirci), avrebbe colpito con due fendenti alla pancia uno dei giovani più “caldi”.Alexandro Mascia, 27 anni, anche lui di San Michele, si trova tutt’ora ricoverato nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Is Mirrionis.
Le condizioni del ragazzo sono molto gravi, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. “Il coltello ha sfiorato un polmone – confermano all’agenzia Ansa i medici – il giovane è vivo per miracolo. Per ora la prognosi è riservata”. Nella tarda serata di ieri il presunto accoltellatore, che aveva fatto perdere le sue tracce, si è presentato in Questura con il suo avvocato dove ha raccontato la sua versione dei fatti. L’uomo potrebbe essere accusato di tentato omicidio. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante e gli uomini della Squadra Mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Alfredo Fabbrocini. L'imbianchino ora si trova in una cella del carcere di Uta.
Un attimo di follia scatenato dalla rabbia
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai poliziotti tutto sarebbe accaduto nella caldissima tarda mattinata di ieri, poco dopo le 13, nella zona di via Meilogu, nel quartiere di Is Mirrionis. L’uomo, che proprio poche ore prima aveva subito un raid vandalico (un vetro della sua abitazione di piazza Valsassina era stato ridotto in frantumi da una pietra) era molto preoccupato per le condizioni di salute della moglie che proprio per colpa di quei giovani rumorosi (almeno secondo lui) non riusciva mai ad avere un attimo di pace e serenità.
Ed è proprio per questo motivo che, secondo gli inquirenti, l’uomo si sarebbe avvicinato al gruppo di ragazzi (armato con un coltellino) per chiedere loro di smetterla e di avere un po’ di rispetto per una persona malata.
La loro risposta (negativa e minacciosa) non è stata gradita dall’uomo che, in una frazione di secondo ed esasperato, avrebbe estratto dalla tasca un coltellino e avrebbe colpito con due fendenti Alexandro Masala.
Per poi scappare e rifugiarsi nella sua abitazione da dove si sarebbe successivamente allontanato per sfuggire alla furia degli amici del ragazzo ferito. Il giovane è stato immediatamente soccorso e, dopo essere stato caricato su un’automobile, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale Santissima Trinità dov’è tutt’ora ricoverato in gravi condizioni.
In Questura con l'avvocato
Nella tarda serata di ieri – scrive l’agenzia Ansa – il presunto accoltellatore si è presentato in questura dove è stato sentito dagli investigatori della Squadra Mobile. “Non è stato semplice – assicura Alfredo Fabbrocini, primo dirigente della polizia – ci siamo dovuti confrontare con un silenzio di tomba da parte degli abitanti del quartiere. Nessuna sapeva infatti dove fosse finito l’uomo. Nemmeno i giovani che hanno soccorso l’amico. Ma per fortuna siamo riusciti a trovarlo”.