Stava sistemando un carico di legna arrivato con un grosso camiondalla Toscana nella sua rivendita di Quartucciuquando è stato morsoa un dito della mano destra da una vipera “clandestina”. Giuseppe Lisieri, 32 anni, proprietario di una legnaia (che gestisce insieme al padre Raffaele) a pochi passi dalla statale 554, si è salvato solo grazie alla prontezza del medici dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari che hanno immediatamente richiesto il siero antiveleno da Como: in Sardegna, non essendoci vipere velenose, infatti l’antidoto non esiste.

Fondamentale è stata la collaborazione degli agenti della Squadra Volante della Polizia che, coordinati dal dirigente Fabrizio Figliola, hanno recuperato il prezioso antidoto all’aeroporto di Elmas. Per poi riportarlo a Cagliari dov’è stato iniettato al povero Giuseppe Lisieri. Ora il giovane è tenuto ancora sotto osservazione dai medici e le sue condizioni sono stazionarie. La prognosi è ancora riservata e non è stata sciolta “ma – assicurano i medici all’agenzia Ansa – il siero fortunatamente è arrivato in tempo”.

Un morso inaspettato

Era una mattina come tante altre nella rivendita di legna di Quartucciu, a pochi passi dalla strada statale 554. Un carico di legname era appena arrivato con un grosso camion dalla Toscana e Giuseppe Lisieri, insieme ai suoi operai, stava iniziando tutte le manovre di scarico.

Durante le prime operazioni, mentre spostava alcuni tronchi, il giovane ha sentito un dolore ad un dito della mano destra e si è accorto di essere stato morsicato. Un taglietto quasi insignificante che, inizialmente, non ha destato particolare preoccupazioni anche perché si è pensato subito ad una biscia. Soltanto poco tempo dopo Il 32enne è andato dal padre Raffaele e gli ha fatto vedere il taglio, spiegando appunto che non si sentiva troppo bene.

Proprio in quel momento nel terreno sterrato della rivendita di legna ha fatto la sua comparsa il serpente, che in effetti era una vipera. Non quella sarda (la più conosciuta “Pibera ‘e abba o natrice viperina, innocua) ma un operaio ha notato che aveva la testa a forma di triangolo (tipico della vipera) e l’ha immediatamente uccisa.

A quel punto è scattata la corsa all’ospedale Santissima Trinità dove Giuseppe Lisieri si è presentato con un taglio nel dito e la vipera. Immediati i soccorsi e la richiesta urgente da parte dei medici del siero che è arrivato in aereo dal centro antiveleni di Como trasportato dagli agenti della Squadra Volante della Polizia.

La “Pibera ‘e abba”

La vipera è l’unico serpente velenoso in Italia e le sue quattro differenti specie sono diffuse in tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Sardegna. L’isola infatti non ha serpenti velenosi nel suo territorio. La “Pibera ‘e abba” è infatti innocua ed è un serpente che vive principalmente vicino ai corsi d’acqua. Ma si può trovare anche in zone paludose e nei prati umidi dove in genere cerca riparo costruendosi il nido tra la legna. Come appunto potrebbe essere accaduto per la sua collega velenosa (e toscana) che ha attaccato Giuseppe Lisieri.