L’allerta è massima anche in Sardegna. Dopo i recentissimi attentati (e sparatorie) accaduti qualche giorno fa in Francia e Germania, la minaccia dell’Isis potrebbe destare qualche preoccupazione anche in Italia. Tutte le Forze dell’Ordine comunque hanno sotto controllo la situazione e, in maniera quasi invisibile, pensano a proteggere tutti i cittadini della Sardegna.

“Pensando ai fatti accaduti poco tempo fa in Germania e in Francia – sottolinea all’agenzia Ansa, Danilo Gagliardi, il questore di Cagliari – abbiamo pensato di muoverci in anticipo.

Anche se non c’è assolutamente alcun segnale – assicura il responsabile della Polizia – che possa farci pensare a particolari problemi. I nostri agenti, in collaborazione con tutte le forze dell’ordine in campo, stanno attuando numerosi servizi per aumentare ancora di più il livello di sicurezza. Anche se - conclude – non solo in questa provincia il livello di sicurezza è già molto alto”.

Intensificati i controlli

Dopo gli ultimi sanguinosi fatti accaduti a due passi dall’Italia, i cosi detti “obiettivi sensibili” anche in Sardegna sono tenuti sott’occhio maggiormente: dai centri commerciali alle sedi delle ambasciate, passando per le località turistiche e finendo con porti e aeroporti. Insomma quei luoghi dove è maggiore l’afflusso di gente.

“Dobbiamo precisare – assicura Salvatore Deidda, segretario regionale del Siulp, il sindacato di Polizia – che la situazione in Sardegna è molto simile a quella che si trova nel resto della penisola. Dobbiamo semplicemente fare ancora più attenzione del solito – continua il sindacalista – e abbiamo avuto la raccomandazione di far girare tutti gli agenti di polizia armati di pistola 24 ore su 24.

E di rispettare il regolamento alla lettera”. In parole povere, insomma, le forze di Polizia potranno essere armate anche fuori dall’orario di servizio.

Parla il questore

Dopo i recenti fatti di Cronaca Nera accaduti a Cagliari (nel quartiere di San Michele, un gruppo sparuto di cittadini si è scagliato contro la Polizia che stava effettuando dei controlli anti droga) il questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, ha voluto dire la sua: “Per fortuna si tratta di un caso isolato – commenta all’Ansa il questore – non è possibile che un centinaio di farabutti possano tenere sotto controllo un intero quartiere abitato da migliaia di cittadini onesti.

Noi – assicura- non ci fermeremo e continueremo a fare il nostro lavoro. Perché la città e i cittadini ci sono vicini e l’hanno dimostrato con le numerose segnalazioni arrivate negli uffici della questura in questi ultimi tempi”. Una situazione che comunque non ha compromesso la sensazione di sicurezza in città. “Abbiamo l’appoggio del sindaco Massimo Zedda – conclude - e con il grande coordinamento svolto dal Prefetto, Giuliano Perrotta, che segue tutti i lavori, stiamo programmando nuovi sistemi di sicurezza”.

Controlli a tappeto

Proprio ieri sera gli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Alfredo Fabbroncini, in collaborazione con gli agenti della Squadra Volante, diretti da Fabrizio Figliola e dalla Polizia Municipale, hanno intensificato maggiormente i controlli in città fermando a Cagliari circa 70 auto (due sono state sequestrate). Hanno controllato i documenti e identificato 80 persone (30 pregiudicati) per un totale di 14 verbali.