Nel 2016 si attendevano misure di contrasto universali alla povertà. E’ quanto si evince dalla parte finale della relazione annuale del presidente dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, Tito Boeri, che fa riferimento, inoltre, ai "molti pezzi" persi dalla legge delega. Anche nel caso in cui L'Italia tornasse a crescere a livelli potenzialmente raggiungibili, secondo Boeri, si dovrebbe fare i conti con il grosso problema della povertà, che nel periodo della crisi è emerso in tutta la sua gravità, raggiungendo punte allarmanti in tutto il territorio, da Nord a Sud.

Il ‘ministero della Povertà’

L'istituto è pronto a fare la propria parte, erogando prestazioni derivanti da criteri uniformi. Qualcuno ha definito l'Inps, anche ironicamente, ministero della Povertà. "Un appellativo che facciamo nostro" - scrive Boeri nella stessa relazione, scaricabile dal sito internet ufficiale dell'Inps - in una terra in cui la povertà estrema non è stata assolutamente considerata per anni fra le priorità dell'agenda politica.