Il killer di Nizza si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Lo scrive su Twitter Nice-Matin, il principale quotidiano locale. Uno dei suoi giornalisti si trovava in loco durante la strage. Molti testimoni hanno raccontato di aver visto un camion barcollare, ma non era questo il motivo; cercava di muoversi a zig zag per colpire più persone possibile. Molti sono rimasti a terra, per la maggior parte sono bambini che avevano appena terminato di assistere con i propri genitori ai fuochi d'artificio del 14 luglio. L'uomo, in base a quanto riportato dall'Ansa, era depresso a causa del divorzio.
Una personalità aggressiva, di facile accoglimento delle provocazioni. (Ci permettiamo di inserire quale foto al nostro articolo, la foto che maggiormente ha commosso il web, e della quale non abbiamo potuto che fare uno screen per rendere omaggio alle vittime della strage).
L'attentatore di Nizza era depresso per il divorzio
La Promenade des Anglais famosa meta degli inglesi fin dalla metà del Settecento, è al momento sotto controllo e teatro di accertamenti; resta dispersa la coppia di italiani, che risultano ancora irraggiungibili. Ritrovato il bimbo di 8 mesi, che la madre aveva perso di vista al momento della strage. L'attentatore franco-tunisino - identificato grazie a un documento di identità ritrovato nel mezzo -si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, aveva 31 anni e pare stesse attraversando un periodo di depressione a causa della separazione.
Il divorzio dunque alla base del folle gesto che ha visto la morte di 84 persone, di cui 54 sono bambini ricoverati all'ospedale Lenval di Nizza; numerosi sono i feriti e il bilancio delle vittime potrebbe salire. Nella caserma di polizia in attesa molti altri bambini dispersi tra la folla.
Precedenti per violenza minore
Mohamed Lahouaiej Bouhlel eranato a Sousse - in Tunisia - nel 1985 e avrebbe noleggiato l'autoarticolatoaSaint-Laurent-du-Var due giorni prima della strage.
In base a quanto diffuso dalla Bfmtv, l'uomo non avrebbe mai dato segni di radicalizzazione ed era sconosciuto ai servizi segreti. Era sposato e aveva tre figli, ma al momento pare che stesse divorziando dalla moglie e avesse dei problemi economici. Descritto dai suoi vicini come 'solitario e silenzioso'. Non era però incensurato: era stato condannato lo scorso marzo per violenza minore, reati contro il patrimonio, e faceva uso di stupefacenti; conosciuto per l'atteggiamento aggressivo confermato anche in occasione di un sinistro stradale.
L'attentatore non era però inserito in nessuna lista di ricercati per terrorismo e nemmeno aveva mai dato sospetto di poter essere un musulmano osservante. Nel tir di 25 tonnellate - che ha percorso circa 2 km travolgendo persone e bancarelle - sono state ritrovate numerose armi di grosso calibro e una granata non operativa. La polizia ha confermato che Lahouaiej Bouhlel ha agito da solo. Se desiderate continuare a seguirci, cliccate su 'Segui' in alto a sinistra.