Questa notte, 24 agosto, il cuore dell'Italia è stato colpito da un forte Terremoto. Il sisma ha avuto unmagnitudo di 6.0alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. Il terremoto ha coinvolto ben tre regioni: Lazio, Marche e Umbria, ma è stato avvertito anche a Bologna, Roma e Napoli. Si sono verificate ben 39 altre scosse di assestamento in tre ore. La provincia di Rieti è stata ovviamente quella più colpita dal terremoto, in particolare, Amatrice e Accumoli. Amatrice, in particolare, è storicamente molto rilevante e legata a Roma e ai Papi.
È qui che è nato il famoso piatto ''amatriciana'', da qui erano originari i cuochi dei Papi. Scopriamone di più su Amatrice, devastata dal terremoto.
Dove si trova Amatrice
Amatrice si trova come detto in provincia di Rieti, e conta 2.600 abitanti. I quali però in estate raddoppiano dato che è una meta turistica, ambita soprattutto dai romani. Oltre ad essere un borgo molto caratteristico, Amatrice, si trova al centro di una conca verdeggiante, tra ben 4 regioni: oltre alle tre succitate, anche l'Abruzzo. Si trova ad un'altezza tra i novecento e i mille metri ed ospita il lago artificiale Scandarello, ottenuto tramite sbarramento dell'omonimo fiume Scandarello nel 1924. Dal 1991, il suo territorio è incluso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Amatrice, come nacquel'amatriciana
Amatrice è però soprattutto famosa per il sugo all'amatriciana. Sebbene molti la attribuiscano erroneamente a Roma. Come nascel'Amatriciana? Inizialmente l'amatriciana veniva preparata dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne, al fine di sfamarsi durante i pascoli.
Il sugo divenne famoso a partire dall'ottocento, quando molti abitanti di Amatrice, specie i pastori, si trasferirono a Roma per cercare lavoro. Molti trovarono lavoro proprio nella ristorazione, proponendo l'amatriciana.
Importante per la sua diffusione anche anche l'attore romano Aldo Fabrizi che ne parlava sovente durante i suoi interventi in radio e Tv.
Da Amatrice arrivavano, non a caso, anche i cuochi che cucinavano per i Papi. Oggi la città è stata devastata per metà dal terremoto e speriamo si riprenda presto. Per fortuna, è rimasto in piedi uno dei simboli della città: l'antico campanile della Torre Civica, del tredicesimo secolo.