Sono stati proprio i suoi piedi a tradirlo oppure a salvarlo. Si, proprio quei piedi, grazie ai quali passo dopo passo, ha iniziato partendo dall'Afghanistan un lungo viaggio della speranza, che si è concluso ieri 23 Agosto a Frosinone.

L'uomo viaggiava attaccato ad un tir

Ad accorgersi della presenza del giovane afghano sotto un pesante tir è stato un automobilista durante una normalissima operazione di sorpasso, mentre percorreva l'autostrada A1 in direzione nord, nei pressi della città di Cassino.L'automobilista non c'ha pensato due volte ed ha subito allertato le Forze dell'Ordine, che hanno prima rintracciato e poi fermato il Tir nei pressi dell'uscita di Ferentino, in provincia di Frosinone.

Il ragazzo, profugo 18enne afghano, è apparso subito molto debilitato e disidratato, dunque è stato immediatamente trasferito nel più vicino presidio ospedaliero per le cure necessarie, oltre ad essere rifocillato ed identificato.In base alla ricostruzione dei fatti, il ragazzo avrebbe viaggiato per più di 400 chilometri, attaccato con una cintura e legato mani e piedi ai supporti della parte inferiore del rimorchio di un Tir. Un viaggio lunghissimo, che è durato 22 ore.La Caritas di Frosinone si è subito messa a disposizione per occuparsi del ragazzo e proprio grazie al loro prezioso lavoro di accoglienza, si è potuto scoprire qualcosa di più di questo ragazzo e della triste storia che lo accompagna.

Il lungo viaggio dall'Afghanistan

Appartenente alla minoranza Azara del gruppo sciita e perseguitato nel suo Paese, l'Afghanistan, è fuggito circa dieci giorni fa dalla capitale Kabul. Una storia purtroppo già raccontata tante volte.Un viaggio interminabile, pieno di speranze, con un solo sogno: "Vivere una vita tranquilla e normale".

Già, perché è proprio la normale tranquillità della vita a mancare in quei luoghi martoriati dalle guerre.Il giovane afghano ha così percorso, zaino in spalla, chilometri e chilometri a piedi, per raggiungere e attraversare i confini dell'Afghanistan, dell'Iran e della Turchia. E' passato anche da Idomeni, Grecia, per ben sei mesi.

Quindi un viaggio in nave lo ha portato in Italia dove, dietro un lauto pagamento di 900 euro, ha trovato un camionista disposto a trasportarlo fino in Francia, il Paese dove voleva iniziare la sua seconda vita."Quello che ho vissuto nella mia vita è stato molto più pericoloso rispetto a questo viaggio" racconta il giovane e aggiunge: "Voglio una vita sicura in un mondo senza pericoli".Il ragazzo non ha voluto presentare domanda per richiedere asilo politico, dunque dalla Questura di Frosinone è stato emanato l'ordine di espulsione del giovane dal nostro Paese.