Non è stato ancora digerito dagli italiani il caso di Tiziana Cantone, la ragazza di soli 31 anni suicidatasi dopo che alcuni suoi video hard fecero il giro del web, che ieri 20 settembreè nato un altro caso con foto private immesse sulla rete.Alla conduttrice di Sky, diletta leotta, è stato hackerato il cellulare ed alcune sue immagini hot risalenti a qualche anno fa sono finite in rete. La giornalista ha sporto immediatamente denuncia dichiarando di essere molto amareggiata ed indignata, ha aggiunto che il suo pensiero va alle ragazze più giovani e magari meno solide che potrebbero subire la stessa cosa.

Il comunicato stampa della giornalista

La giornalista ha fatto emettere un comunicato stampa sull'accaduto dal suo staff, dove uno stralcio recita: "Diletta ha subito un gravissimo attacco alla sua privacy, è molto amareggiata ed indignata, ma allo stesso tempo forte per gestire questa vicenda. Il suo pensiero va a ragazze meno famose, più giovani e magari meno forti a gestire una situazione del genere, ricordando che chiunque faccia girare una foto di un'amica o della propria fidanzata commette un reato gravissimo". Infine ricorda di fare molta attenzione, una foto condivisa anche solo con WhatsApp potrebbe, per la poca correttezza di qualcuno, finire sul web senza il minimo controllo.

Dopo Tiziana Cantone ora Diletta Leotta

La vicenda legata a Tiziana Cantone è ancora molto fresca nella mente degli italiani, la ragazza non ha retto alla vergogna dei suoi video hard finiti in rete e si è tolta la vita. Mentre sul caso Cantone le indagini proseguono, a distanza di pochi giorni viene colpita nuovamente una giovane ragazza, Diletta Leotta, una giornalista famosa della piattaforma Sky: sono state diffusesul web le sue immagini più hot che purtroppo sono già state ampiamente condivise, e lo sarannofinché non verranno rimosse.

Le indagini sono già in corso, gli inquirenti vogliono capire chi è riuscito ad hackerare il telefono di Diletta, i reati sono gravi, sopratutto per il danno creato all'immagine di una professionista.