Il Comune di Amatrice ha denunciato il giornale satirico Charlie Hebdo per le vignette pubblicate qualche giorno fa, le quali hanno colpito dritto al dolore un'Italia ancora piangente i 296 morti del Terremoto, che il giornale francese ha dipinto accatastati gli uni sugli altri sotto le macerie come fossero lasagne.
La denuncia per le due vignette incriminate
La pubblicazione di quella vignetta - a cui ne ha fatto seguito un'altra che raffigura sempre persone sanguinanti sotto cumuli di macerie e dove si legge "non è Charlie a costruire le vostre case, ma la Mafia" - ha infiammato il dibattito politico nazionale ed internazionale, creando malumori e sconcerto un po' in tutti gli ambienti - dalla cultura alla politica, ma anche lo sport e la musica - , sollevando un coro unanime contro il modo di fare satira da parte del giornale francese.
Nella giornata odierna, il legale di una delle cittadine colpite e rase quasi al suolo dal sisma del 24 agosto scorso, ha presentato un esposto-querela presso la Procura di Rieti contro il giornale satirico per diffamazione aggravata a mezzo stampa. Il legale dell'amministrazione comunale di Amatrice, l'Avvocato Mario Ciccheti, ha riasciato un breve commento al riguardo: "Si tratta di un macabro, insensato vilipendio delle vittime".
La difficile individuazione dei limiti della satira
Un vero e proprio oltraggio, che valica i limiti del buongusto e della comicità, cose che avrebbe dovuto considerare l'editore di Charlie Hebdo nel momento in cui ha dato l'autorizzazione a pubblicare quelle due vignette che hanno aumentato il dolore degli italiani, nonché offeso chi sotto quelle macerie ha perso la propria vita.
L'infelice rappresentazione dei morti come fossero lasagne sarà quindi nei prossimi mesi oggetto di attenta valutazione da parte dei giudici italiani, che accerteranno quindi entro quali limiti può operare la satira per non sfociare appunto in vilipendio o diffamazione. Fare satira oggi non è certo facile, ma al di là degli articoli di legge, ci sono dei limiti imposti dall'etica e dalla morale, cose che evidentemente il giornale Charlie Hebdo non ritiene di aver valicato.