Viene attuata dal decreto legislativo numero 8, del 2015, la depenalizzazione del reato di atti osceni in luogo pubblico. Da questo momento, chiunque viene sorpreso a masturbarsi in luoghi prevalentemente frequentati dagiovani ragazze non rischia più di finire in manette e passare parte della propria vita dietro le sbarre, ma incorrerà in una semplice multa amministrativa. La cassazione si è trovata costretta a prendere atto di quanto stabilito dal decreto legislativo ed ha dovuto annullare senza possibilità di rinvio la condanna di un uomo sorpreso a masturbarsi in un luogo pubblico.

La condanna era stata inflitta a Pietro L., un uomo di sessantanove anni, dalla Corte d'appello di Catania il quattordici maggio dello scorso anno.

Annullata la pena di reato

L'uomo era stato infatti colto in flagranza di reato, intento a praticare l'autoerotismoin un luogo non proprio appartatodella cittadella universitaria, solitamente frequentata da non poche ragazze che si riunivano per recarsi in università. Dopo esser stato rinviato a giudizio, l'uomo in questione, rischia soltanto di incorrere in una multa amministrativa compresa tra i cinquemila ed i trentamila euro, somma che verrà decisa direttamente dal Prefetto di Catania.

Pietro L., l'uomo sopracitato, è passato dal dover scontare una pena di tre mesi di reclusione al dover pagare una semplice multa di tremilaquattrocentoventi euro allo stato.

Si tratta di una decisione che allevierà le preoccupazioni di tutti quei maniaci che temevano di essere arrestati per atti osceni in luogo pubblico, ma che farà certamente aumentare l'indignazione degli onesti cittadini che temono per l'incolumità propria e dei propri figli. Una notizia sconvolgente per quelle ragazze universitarie che si troveranno costrette a sopportare atti disgustosi come quello per il quale era stato condannato il signor Pietro L. e come lui tante altre persone. Preoccupazione ancora maggiore per i genitori che dovranno lasciare a scuola, o portare al parco, i propri figli.