E' di pochi minuti fa la notizia che due italiani sono stati rapiti in Libia. Con i nostri due connazionali è stato rapito anche un cittadino canadese. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Turca Anatolia e un giornale libico. I tre lavorano presso l'aeroporto di Ghat, una città al sud della Libia al confine con l'Algeria, per un'azienda di manutenzione italiana, la Conicos, e sono stati presi da tre persone armate, non identificate. I due si chiamano Danilo Calonego di Belluno, e Bruno Cacaceresidente nella provincia di Cuneo (Borgo San Dalmazzo).
Sono stati "prelevati" sulla strada che porta all'aeroporto. Il tuttoè avvenuto questa mattina, ma è stato reso noto solo nel pomeriggio. Anchela Farnesina ha confermato la notizia, e il Ministero degli Esteri ha riferito che "fin da quando ne sono venuti a conoscenza questa mattina, si sono messi subito al lavoro insieme alle altre articolazioni dello Stato". Inoltre hanno aggiunto che si sta lavorando con il massimo della cautela per via della situazione delicata.
Parla il sindaco della città libica
Il sindaco della città libica, Qawmani Mohammed Saleh, ha riferito che "delle persone sconosciute hanno preso con la forza due lavoratori italiani e uno di nazionalità canadese, dipendenti della ditta Conicos".
Ha aggiunto poi che stanno facendo il possibile per venire a conoscenza dei nomi dei sequestratori del commando armato, e per sapere il luogo dove si trovano i malcapitati.
La ditta Colinas
La ditta italiana lavora da decenni nel Paese libico. Il fondatore Giorgio Vinai ha aperto l'azienda nel 1977 insieme a Celeste Bongiovanni, ed ha due sedi.
Una a Mondovì e una a Tripoli. Due altri dipendenti della Colinas erano stati rapiti nel marzo del 2011, ma poi fortunatamente furono rilasciati.
La zona del rapimento
Ad ora non vi è stata nessuna rivendicazione, ma il luogo del rapimento è abitato da due tribù locali, che sono in guerra tra loro da tempo, anche se ultimamente hanno "firmato" una piccola tregua. La zona è stata in passato segnalata come rifugio di alcune cellule di Al-Qaeda, edè anche stata usata come nascondiglio di bande di criminali.