Non cessano le polemiche sul burqa in Europa, anzi c'è sempre qualche episodio che le alimenta. Stavolta il caso è scoppiato in Norvegia, dove la parrucchiera Merete Hodne ha allontanato dal suo piccolo locale la musulmana 24enne Malika Bayan. E' successo a Byrne, un piccolo centro norvegese.

Secondola parrucchiera l'Islam è il Male

Non si fa altro che parlare del presunto caso di razzismo in Norvegia. Non appena la Hodne ha visto quella ragazza col velo l'ha allontanata dal suo negozio, dicendole di recarsi in un altro locale. Ora la coiffeuse rischia grosso, visto che si è anche rifiutata di pagare una multa (870 euro circa).

Se avesse pagato avrebbe evitato un processo penale. Ai giudici la parrucchiera norvegese ha detto di aver invitato la ragazza musulmana a recarsi in altri locali perché è lei, in quanto titolare, a decidere chi può e chi non può entrare nel suo negozio. Merete ha aggiunto che il velo è il simbolo dell'Islam e l'Islam, secondo lei, è il Male. Non solo. La coiffeuse ha sottolineato che l'hijab rappresenta per l'Islam quello che la svastica rappresentava per il Nazismo.

La musulmana si è sentita offesa

La parrucchiera norvegese, insomma, si dice innocente, senza colpe. Non la pensa così, invece, la 24enne Malika Bayan, la quale aveva semplicemente chiesto il costo delle meches. La musulmana si è sentita offesa in un Paese che ama moltissimo.

Gli inquirenti hanno accertato che la parrucchiera intollerante fa parte di alcuni gruppi anti-islamici e xenofobi. Adesso la Hodne rischia fino a 19 giorni di reclusione e una multa pesante. Eppure, la coiffeuse sostiene che la musulmana non aveva solo chiesto informazioni sul costo delle meches ma voleva sottoporsi a vari trattamenti.

Non solo, la 24enne aveva preteso che nessun uomo sarebbe dovuto entrare nel locale perché l'Islam vieta alle donne di mostrare i capelli agli uomini.

Una storia che presenta ancora molti punti da chiarire. E' certo solo che la parrucchiera norvegese rischia il carcere e una sanzione pecuniaria elevata. La vicenda ha scosso la Norvegia, Paese notoriamente aperto e tollerante.