Tra Stati Uniti d'America e Federazione Russa nessun accordo sulla Siria.I timori degli analisti di geopolitica, alla vigilia del G20, trovano così pieno riscontro. Sul tavolo negoziale la crisi siriana, Washington e Mosca hanno mostrato interessi, visioni e soprattutto strategie differenti e ben pochi punti d'incontro. Ad Hangzhou l'argomento siriano poteva trasformarsi in un ponte diplomatico per Barack Obama e Vladimir Putin, soprattutto in correlazione all'inasprimento dei rapporti registratosi nell'ultimo quadriennio. Al netto di una ritrovata cordialità di facciata, i leader del Cremlino e della Casa Bianca hanno registratoben pochi progressi nei 90 minutidi colloquio personale.

Un summit che avrebbe potuto sbloccare l'impasse su uno dei fronti più caldi e complessi del pianeta. Senza contare le implicazioni sul fronte umanitario.

Il dramma umanitario di Aleppo e la guerra senza fine in Siria

Non solo interessi geopolitici, numerosi analisti avevano sperato in un accordo di massima anche e soprattutto per soccorrere la popolazione di Aleppo. Nella città martoriata si registra, davanti agli occhi di tutto il mondo, una crisi umanitaria gravissima. Neanche il Segretario di Stato John Kerry ed il Ministro degli esteri russo Lavrov hanno potuto far registrare punti d'intesa e progressi significativi. Nell'incontro maggiormente "tecnico" erano infatti riposte maggiori speranza, in quanto Kerry e Lavrov (al netto dei rispettivi ruoli istituzionali) hanno mostrato in passato una sintonia personale maggiormente marcata.

Anche in questo caso la posizione russa sembra aver creato una posizione di stallo non valicabile. I punti critici della trattativa hanno infatti riguardato anche il "corridoio umanitario".

Il G20 in Cina oltre la Siria:nuova guerra fredda tra USA e Russia

Se possibile, il vertice internazionale svoltosi in Cina ha ribaditoulteriormente le tensioni esistenti tra la Casa Bianca ed il Cremlino, anche di fronte ad un nemico comune come quello rappresentato dal radicalismo islamico.

Da un paio di anni, nelnoverodegli addetti ai lavori e sui mass media internazionali, si torna a parlare diffusamente di "Guerra Fredda 2.0". Persino le fotografie di rito ad Hangzhou, con Barack Obama e Vladimir Putin che si stringevano la mano, sembravano palesaretutta la diffidenza e la difficoltà di rapporti tra i due paesi.