Ebay è un popolarissimo portale utilizzato da amatori e professionisti al fine di vendere o acquistare prodotti a prezzi scontati o merce rara. Nel corso degli anni, su eBay è stato messo in vendita un po’ di tutto: dagli oggetti riposti in soffitta a prodotti commerciali nuovi, fino a prodotti che hanno suscitato scalpore. Si pensi agli oggetti appartenuti agli ebrei di qualche tempo fa. Ma ora il caso è di quelli clamorosi, un annuncio davvero choc e non solo in senso sensazionalistico. Su eBay è stata infatti messa in vendita una neonata di appena 40 giorni, per soli 5mila euro.
Cerchiamo di capirne di più.
eBay, all’asta neonata di 40 giorni a soli 5mila euro
A pubblicare l’annuncio choc su eBay è stato un utente di Duisburg, ad oggi ancora sconosciuto. La didascalia che segue la foto della neonata messa in vendita a soli 5mila euro recita il nome della bimba: Maria e i suoi soli quaranta giorni. "For sale" chiosa il singolare quanto vergognoso annuncio. Il quale è stato pubblicato anche con una fotogallery, come si confà quando si vuole rendere quanto più efficace possibile un annuncio su eBay. In una delle fotofoto la neonata dorme, è bruna, con tanti capelli, messa a pancia in giù, braccine raccolte, mani sotto il mento, piedi rannicchiati. In posizione ancora da feto.
Del resto, ha solo un mese e mezzo di vita. Ce n'è poi un'altra con una tutina di lana a forma di coniglio. Foto che fanno effetto, tenerezza, ma in questo caso soltanto raccapriccio. Il tutto, per soli 5mila euro. Meno di un’auto usata ben tenuta, tanto per intenderci.
eBay, annuncio neonata è una bufala?
L'annuncio ha ovviamente creato clamore tra i tanti utenti del sito, i quali hanno provveduto a segnalarlo subito all'amministrazione.
Così, è rimasto in rete solo trenta minuti, ma il tempo necessario per diventare virale. Qualcuno ha ben pensato di fare lo screenshot della neonata messa in vendita a soli 5mila euro, facendolo circolare sul web. Il portavoce di eBay, Pierre Du Bois, ha informato la polizia dell’annuncio singolare su eBay. Ora è al vaglio degli inquirenti, per capire se si tratta di realtà o bufala. Confidiamo che si tratti della seconda.
