13 ottobre 2016, Brescia- Ennesimo caso di violenza sessuale, subito da una giovane ragazza di 22 anni a Brescia; i 3 ragazzi pakistani autori della violenza affermano: “la ragazza era consenziente, l’abbiamo pagata 15 euro per la prestazione”.Sono state avviate le indagini per fare chiarezza sul caso.

La denuncia contro i 3 Pakistani

I 3 giovani pakistani accusati, richiedenti asilo, hanno tra i 23 ed i 26 anni, e da poche ore sono stati reclusi presso la casa circondariale di Canton Mombello, a Brescia. Sono stati accusati di violenza sessuale, da una giovane di 22 anni residente a Brescia che dopo aver sporto denuncia per l’accaduto alla polizia locale, li ha riconosciuti in fotografia ed ha ammesso di non averli mai visti prima dello stupro subito.

La vittima si è presentata in stato di shock, alle forze dell’ordine, che hanno immediatamente catturato i 3 responsabili ed hanno aperto le indagini per fare chiarezza sul caso. I 3 giovani responsabili hanno risposto alle accuse dicendoche la ragazza era consenziente, ha accettato come pagamento 15 euro e successivamente ha lasciato loro il numero di telefono per essere nuovamente contattata.

La dinamica e la risposta del Sindaco di Chiari

La vicenda è accaduta a Chiari, in provincia di Brescia, dove circa una settimana fa un uomo rumeno di 32 anni è stato precedentemente arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna di 87 anni, residente nella sua zona. Il fermo per i 3 giovani pakistani, è stato disposto dal procuratore Ambrogio Cassiani, ed in seguito è arrivata la conferma del gip.

Secondo le informazioni rilasciate dalla vittima della violenza sessuale, sembrerebbe che i tre l’abbiano bloccata lunedì sera, intorno alle 23, nel parco pubblico del paese, ed abbiano abusato di lei in gruppo.

Il Sindaco Massimo Vizzardi spiega:” ciò che è successo è gravissimo, ed aspetto di conoscere meglio le dinamiche della vicenda; sarà fatta giustizia”.

Simona Berdonali, Assessore alla sicurezza della Regione Lombardia spiega che l’unica pena efficiente secondo lei potrebbe essere la castrazione chimica ed il divieto della loro permanenza o di un loro futuro ritorno in Italia.