Il 16 Ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Una giornata nata per ricordare la data di istituzione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, fondata per l’appunto il 16 Ottobre del 1945 in Canada(Québec). La Giornata Mondiale dell’Alimentazione fu istituita nel 1979. Sono coinvolti più di 150 paesi nel mondo con l’obiettivo di sensibilizzare sui problemi legati alla malnutrizione, alla fame e alla povertà, oltre che alla sicurezza alimentare.

Scopo della Giornata Mondiale dell'Alimentazione è stimolare la consapevolezzaalimentare

Lo scopo principale è stimolare ogni individuo ad agire contro questi problemi. Dal 1981, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione si è focalizzata su un tema diverso per ogni anno. Il tema del 2016 è "Il clima sta cambiando. Il cibo e l'agricoltura anche”. Le popolazioni più povere, infatti, che sopravvivono grazie all’agricoltura e alla pesca, sono state le più colpite dall’aumento delle temperature e, più in generale, dai crescenti disastri legati al cambiamento climatico. Inoltre, con la popolazione mondiale in costante crescita serviranno anche sistemi agricoli e alimentari capaci di adattarsi agli effetti del forte cambiamento climatico: l'unico sistema con cui possiamo pensare di garantire il benessere degli ecosistemi e dell’intera popolazione mondiale.

Basti pensare che si prede che la popolazione mondiale possa arrivare a toccare i 9,6 miliardi di individui per il 2050.

La FAO sollecita ipiani d'azione sul clima

Un tema importantissimo, dunque, che verrà affrontato dalla Giornata Mondiale dell’Alimentazione proprio a ridosso della prossima Conferenza sul Cambiamento Climatico delle Nazioni che si terrà dal 7 al 18 novembre 2016.

La FAO si rivolge, infatti, a tutti i paesi affinchè considerino prioritaria l’alimentazione e l'agricoltura nei loro piani d'azione sul clima. Sarebbe fondamentale anche investire maggiormente nello sviluppo rurale perchè è proprio rafforzando i piccoli agricoltori che, in futuro, si potrà garantire la sicurezza alimentare per l’intera popolazione mondiale.