Stanotte è passata la prima notte dopo il violento terremoto che ieri ha spaccato l'Italia e provocato danni al patrimonio culturale e non solo. Infatti sono oltre quindicimila persone che sono state assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile che in seguito al violento sisma che ha colpito la nostra penisola, si è ritrovato a dover nuovamente far fronte ad una vera e propria emergenza. Nel particolare è stato riferito che oltre cinquecento persone sarebbero state accolte in strutture alberghiere nell'area del Trasimeno ed oltre quattromila persone sarebbero invece state accolte negli alberghi sulla costa adriatica.

A queste si aggiungono circa tremila persone in Umbria ed altre settemila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Il problema di questi dati è che sono stati dati solo nella serata di ieri e, quindi con molta probabilità il numero sarà destinato a salire. E, in una situazione drammatica, forte arriva il monito dei sismologi e dei geologi rispetto a quanto accaduto: "Non si possono escludere nuove forti scosse". Infatti nelle ultime quarantotto ore è stato palesemente dimostrato come la situazione sia molto grave: siamo soggetti ad uno sciame sismico che ogni venti minuti in sostanza presenta una scossa forte di grado superiore a 2.5 Richter, ovvero di una scossa che è avvertibile nettamente dalla popolazione e che potrebbe comportare ulteriori crolli rispetto ad edifici ed abitazioni che già ieri erano state fortemente danneggiate.

Lucia Margheriti, sismologa del centro nazionale INGV, in una intervista rilasciata questa mattina al Tgcom24 ha affermato che: "In passato dopo un Terremoto di elevata magnitudo, ci sono state scosse a distanza di mesi, quindi è una possibilità che non va esclusa e, che non è facile dal semplice monitoraggio capire se ci saranno o meno".

Le faglie, quindi, sono sotto esame ma non si può al momento escludere alcuna ipotesi e soprattutto cosa accadrà nelle prossime ore, figuriamoci nei prossimi mesi. Nell'intervista la dottoressa Marghetti continua affermando che sicuramente "un terremoto di magnitudo 6.5 genera delle repliche che possono essere importanti soprattutto là dove ci sono edifici danneggiati ed anche scosse non molto alte possono comunque generare crolli, quindi l'attenzione va tenuta molto alta".

Il terremoto infatti non si arresta neanche il giorno successivo, infatti diverse sono state le scosse registrate dai sismografi dell'Ingv nella zona di Norcia, la più forte di tutte di magnitudo 4.2 alle ore 4:27 di questa mattina.